I danni della meditazione trascendentale e delle iniziazioni esoteriche

Passiamo ora ad applicazioni concrete che vengono dalla mia esperienza personale, particolarmente dall’iniziazione della Meditazione Trascendentale (M.T.) di Maharishi Mahesh Yogi. Le sue iniziazioni sono particolarmente potenti. Dopo essere uscito dalla Meditazione Trascendentale sono entrato in un movimento esoterico a sfondo cristiano. Non me la sentivo ancora di rivolgermi ad un sacerdote cattolico. Mi sentivo ridicolo nel raccontargli tutta la mia vita. Sono caduto in questo gruppo esoterico: ce ne sono tanti in Europa. Essi si rifanno al Vangelo ma per interpretarlo in modo occultistico. Essi sapevano che venivo dall’Oriente e che avevo dei poteri occulti ottenuti attraverso queste tecniche orientali.

Ero capace di gestire questi poteri, ma non conoscendo la verità, per un anno mi sono ritrovato intrappolato in un cammino occulto.

L’INIZIAZIONE DELLA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE

La Puja, nel culto indù, in generale, è l’atto con cui si offre adorazione ad un “dio” o alle funzioni divine. Nella M.T. è una cerimonia in cui l’iniziatore offre a nome dell’adepto un insieme di oggetti simbolici che rappresentano la persona iniziata: 1) un fazzoletto bianco; 2) del legno di sandalo; 3) della canfora; 4) dell’incenso; 5) della frutta; 6) del riso; 7) dell’acqua. Sette elementi che rappresentano la persona nella sua integrità. Anch’io ho iniziato (ahimè!) molte persone, dopo aver preso contatto col guru. E questo per quattro anni.

Il rituale del Puja è un ‘invocazione ai maestri della tradizione indù, alle divinità indù. Viene offerta la persona che viene iniziata al Pantheon delle divinità indù. La preghiera è fatta a nome della persona da iniziare. L’iniziatore si prostra ed adora. Alzandosi dall’adorazione comunica, all’iniziato, un mantra, cioè il nome di una divinità indiana. La persona, ripetendo questo mantra, invoca quella divinità.

UN’INIZIAZIONE FINITA MALE

Un giorno una persona facoltosa, il pezzo grosso di una società, in una situazione particolare, si fa iniziare alla M.T. Si tratta di un caso particolare, ma ne ho viste a decine d’iniziazioni. In alcuni casi è accaduto che quando la persona ha ricevuto il mantra, è stata soggetta a dei movimenti del corpo che non riusciva a controllare. Comincia ad avere dei movimenti ritmici che si amplificano sempre di più. Tutte le membra del corpo vibrano ed emette anche dei suoni strani. Cade a terra e comincia a strisciare, cominciando a grugnire e questo sempre più forte. Tutti vedono la scena e cercano di capire cosa sta succedendo per aiutarlo. Questa persona, che aveva un importante posto nella società, si calmerà solo dopo tre quarti d’ora e sarà la vergogna della sua esistenza. Questa persona ha confessato che al momento del ricevimento del mantra, ha visto con i suoi occhi. una forma oscura uscire dall’immagine del Guru-Dev e piantarsi in volto, nel chakra, in un luogo conosciuto bene dagli indù, il chakra al centro degli occhi, piantarsi lì, come per entrare dentro di lui. E al momento in cui era dentro di lui, ha cominciato quei movimenti. Questa è un’iniziazione finita male. Normalmente non si vede fino a questo punto, ma è lo stesso fenomeno che avviene anche nelle altre iniziazioni, solo che la persona se ne rende conto molto più tardi. Le spiegazioni che i responsabili davano di queste cose, erano sempre le stesse: “Sono le tensioni che vengono fuori. Sta succedendo, dunque, qualcosa di buono”. Ho visto questo decine e centinaia di volte, con movimenti incontrollati, fino a farsi male, senza potersi fermare. La sola risposta che i responsabili continuavano a dare era: “E’ qualcosa di buono!!!”. Vedete come c’è una perdita di ogni discernimento. Un vero e proprio oscuramento dell’intelligenza che impedisce di accorgersi che c’è qualcosa di diabolico. Per questo insisto molto sull’atto di liberazione dell’intelligenza e della volontà.

DEVA entità famose nell’induismo.

Chiaramente si tratta di demoni. Non c’è bisogno di spiegare che per un cristiano, un’iniziazione di qualsiasi tipo (M.T., o loggia massonica), passo dopo passo, sono solo tutte tappe di iniziazione diabolica. Non voglio sembrare ridicolo, ma il mio scopo è DISOCCULTIZZARE L’OCCULTO. Dobbiamo sapere ciò che succede, per poter dire ai nostri fratelli cristiani: “Ma che stai chiedendo al momento in cui chiedi l’iniziazione?”. Quando il “maestro” ti chiederà: “Che cosa vuoi?”. E tu rispondi: “Chiedo l’illuminazione”. Tu cristiano, illuminato da Cristo, quale illuminazione vai cercando? E’ il problema di tutti i riti di iniziazione che presumono di aggiungere o dare altra luce, oltre Cristo o senza Cristo. Se sono nella luce, non ne chiedo un’altra. Se ne chiedo un’altra, sono un apostata. Ogni iniziazione di questo tipo (dove sono implicati atti e tappe idolatriche) è UN’APOSTASIA dalla fede in Cristo, per aderire ad un’altra cosa. Sono incompatibili nella forma e nei contenuti. Non insisto più, ma queste informazioni sono attinte a documenti.

LIBERAZIONE PER PERSONE CHE HANNO SEGUITO PRATICHE ORIENTALI M.T.

1) ACQUA DEL GANGE ED ACQUA BENEDETTA

Ho partecipato a preghiere di liberazione per persone che hanno frequentato questi ambienti ambigui. Stavamo lavorando per una persona che veniva dalla M.T. Era una lotta dura. Nella nostra preghiera, invochiamo la grazia di Dio sui fratelli e usiamo l’acqua benedetta. La preghiera si svolgeva nella casa della persona interessata, la quale oltre a delle immagini orientali, aveva conservato anche un flacone di acqua del Gange, il fiume “sacro” indiano. Al colmo dell’ironia, questo flacone aveva la stessa forma del nostro flacone di acqua benedetta. L’aspersione con l’acqua benedetta faceva gridare la vittima del demonio. Mentre continuavamo a pregare, colui che dirigeva la preghiera, senza accorgersene, prende per sbaglio l’acqua del Gange e l’aspersione successiva si fa sulla persona con l’acqua del Gange. Il “paziente” che intanto stava strisciando per terra, supplicando che smettessimo di pregare, con nostro stupore, quando riceve l’acqua del Gange, si rimette in piedi con aria trionfante e, con una risata incredibile, comincia a minacciarci.

Noi che non sapevamo nulla, ci chiedevamo: “Ma cosa succede?”. E più gettavamo (per sbaglio) l’acqua del Gange e più il “soggetto” diventava minaccioso. Allora, quasi d’istinto, guardo la bottiglia, capisco ed esclamo: “Ci siamo sbagliati”. Riprendo l’acqua benedetta, si asperge e, con un grido fortissimo, il nostro “paziente”, ricade in terra. Tutto questo la dice lunga sulla famosa e misteriosa “acqua del Gange”. In India, nei giorni della piena, ho visto le vacche morte che marcivano nell’acqua del Gange. Ora, in quei posti, la sola acqua che si può bere e che non provoca malattie è l’acqua del Gange. Attenzione, però, a quali siano le reali virtù misteriose di quest’acqua. Ricordando l’episodio dell’acqua di Lourdes e dell’acqua del Gange, lascio a voi di tirare le conclusioni.

2) STRANI FENOMENI DURANTE LA M.T.

Dopo la mia conversione, ho lasciato il guru orientale, ma lui mi ha cercato proprio perché aveva saputo che ero ripassato al cristianesimo. Sono tornato da lui e quando stavo con lui avevo una forma di veggenza spontanea (che gli esoteristi cristiani hanno sfruttato). Dissi al guru Maharishi che quando i suoi adepti meditano, io vedevo che, durante la meditazione, essi attirano una specie di piccole entità oscure che si raggruppano intorno al chakra. “Tu – mi disse – non puoi certo aver inventato quanto mi dici, perché il modo in cui lo descrivi è esattamente il modo in cui è scritto nei Veda. Quindi descrivimi bene ciò che vedi”. Quando l’ho fatto, egli mi disse: “Ebbene, quelle entità sono i Deva, degli spiriti poco raccomandabili, che vengono attirati”. Ma rifiutava di ammettere che fosse la meditazione che li attirava. Questo mi lasciava perplesso perché ogni volta che i suoi adepti ripetevano il mantra ed entravano nella meditazione, questi spiriti-Deva, arrivavano. Partii, ma lui mi richiamò di nuovo e mi disse: “Io non posso credere che questo venga dalla meditazione. Hai un mezzo per liberare, coloro che meditano, da questi Deva?”.

Io avevo fatto già esperienza della potenza del Nome di Gesù, che mi aveva liberato. In altra occasione vi parlerò di questi esorcismi fatti su di me dal grande Padre Matthieu. Ero pieno di gioia per la potenza del Nome di Gesù e allora gli ho detto: “Sì, credo che sia il Nome di Gesù che può liberare”. E il guru: “Perché non provi su qualcuno dei miei discepoli?”. Ed io, candidamente, non sapendo che cosa stavo facendo, risposi: “Si, certo. Perché no!”. Erano una decina, ed era proprio lo staff ristretto del guru. La discussione è durata tutta la notte, fino alle ore 3.00. La finestra era aperta. Ed io semplicemente ho detto: “Gesù, Signore, mostra la tua potenza. Nel tuo Nome, nel Nome di Gesù, ti ordino, chiunque tu sia, di lasciare quest’uomo e di andare via da questa stanza”. Non ero esorcista, certo. Mi sembrava, a quel tempo, solo una reazione di buon senso. Mentre nessuno credeva, in quella stanza, la persona a cui avevo rivolto il forte “ordine”, tutto d’un colpo, è stata presa da una fortissima “vibrazione” in tutto il corpo ed ha gridato fortissimo. C’è stato un soffio freddissimo che è passato nell’assemblea. Poi quella stessa persona, che si trovava tra un “meditante” e la finestra, è stata spinta fortissimamente al suolo e poi, più niente. In quel silenzio di tomba, tutti si guardavano negli occhi e capivano che “qualcosa” era successo. Maharishi riconobbe che era avvenuta una liberazione da un Deva. Ma quando ho visto che, nonostante questo, non accettavano che questi spiriti cattivi venivano dalla meditazione stessa e che rifiutavano di aderire alla liberazione data dal Cristo, in quella stessa alba li ho lasciati e non sono mai più tornato da loro. Avevo avuto la prova che avevano rifiutato la verità che si era manifestata loro, per pura grazia di Dio. La mia, in quell’occasione fu, certo, una presunzione, ma Dio ha permesso tutto quello che accadde, solo per manifestare dove fosse la verità. In tutti quegli avvenimenti Gesù ha mostrato il vero cammino della vita.

«Il Signore da principio creò l’uomo e lo lasciò in balia del suo proprio volere. Perciò se tu vuoi osserverai i Comandamenti e dipende dalla tua volontà rimanere ad essi fedele. Il Signore ti ha posto davanti il bene ed il male; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini c’è la vita e la morte, ognuno avrà quello che sceglie» (Siracide 15, 14-17).

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