Esorcismi alle case

Districarsi tra realtà e fantasie

[…] ogni esorcista ha avuto e ha l’occasione, specie se è un esorcista che ha molti anni di lavoro, di dover benedire delle case o addirittura esorcizzare delle case. Però diciamo anche che si tratta di casi rari, si tratta di casi rari che non hanno niente a che vedere né con quelle forme fantastiche che si vedono in certi film o in certi romanzi in cui vengono descritti castelli antichi disabitati e fantasmi che abitano questi castelli; mai queste cose mi sono comparse nella realtà.

Però ci sono dei casi che sono più complessi, ossia c’è qualche caso in cui realmente ci sono dei rumori strani, degli scricchiolii, delle presenze, l’impressione di presenze, l’impressione di essere visto, oggetti che vengono spostati, quadri che cadono, porte o finestre che si aprono o si chiudono senza essere toccati da nessuno. E così, luci elettriche, televisori, telefoni che squillano senza che nessuno vi ponga mano.

Ecco, ricordo una famiglia in cui ad una certa ora si sentiva aprire la porta di ingresso, poi si sentiva un chiaro rumore di passi pesanti, passi di uomo, che attraversavano il corridoio e si perdevano non si capiva bene in quale delle stanze. Un giorno, essendo presente un amico, si udì il solito rumore, a quella stessa ora, tanto che l’amico chiese chi era entrato. Per non spaventarlo gli dissero che era entrato un ospite di passaggio.

So anche di insetti, gatti, serpenti che si sono materializzati. Una persona che benedicevo ha trovato perfino un rospo vivo nel guanciale; è il caso più grave, direi, che mi è capitato di conoscere.

Fenomeni che possono essere legati al luogo o alla persona

Il più delle volte la presenza malefica in un ambiente si manifesta causando dei disturbi fisici: insonnia, dolori di testa o di stomaco, un malessere generale, un non riuscire proprio a dormire, a riposare. Mentre invece questi fenomeni non accadono se uno va altrove. E allora lì è evidente che il disturbo sta nella casa e non nella persona. Lo dico perché il più delle volte il disturbo non sta nella casa, sta nella persona. Mi è capitato di benedire case in cui c’erano rumori, c’erano scricchiolii, c’erano botti, e le mie benedizioni non hanno avuto nessun effetto. Mentre poi, benedicendo le persone singolarmente, poco per volta i disturbi anche alla casa diminuivano e scomparivano completamente.

Le benedizioni e l’uso dei sacramentali

Ecco, quindi bisogna distinguere: quando un disturbo è legato veramente al luogo, è causato dal luogo, e dal luogo si riversa sulle persone, da quando invece avviene il contrario: il disturbo è nelle persone e si riversa sul luogo. E in questo caso vanno benedette le persone, mentre nel primo caso vanno benedetti i luoghi: l’acqua benedetta, la benedizione delle case, la benedizione fatta con fede, la benedizione ripetuta. Uno può benedire le cose sue, per cui anche i genitori possono ad esempio – una volta che la casa è stata benedetta dal parroco, dal sacerdote – possono spruzzare acqua benedetta, anche tutte le sere possono benedire, specie le camere da letto, specie i vari luoghi.

Parlando del sale la volta scorsa dicevo che una delle proprietà del sale esorcizzato è proprio quella di proteggere i luoghi da influenze malefiche. E il mio grande maestro, Padre Candido, insegnava a mettere appena un pizzichino, un pochino di sale esorcizzato nei quattro angoli della stanza che si riteneva colpita, dicendo delle preghiere. Perché ricordiamoci che qui trattiamo un campo che riguarda i sacramentali, e i sacramentali hanno efficacia in base alla fede con cui vengono usati.

Per cui io dico sempre: poca acqua e molta fede, poco sale e molta fede, poco olio e molta fede. Si può mostrare anche solo la fede, senza altre cose. Ma ci si può aiutare anche specie con l’acqua benedetta, che è un diretto riferimento sempre alla consacrazione battesimale. Per cui, ha un efficacia particolarissima, anche nei disturbi fisici, anche nei mali fisici.

Capire se i fenomeni sono reali

Diciamo di sfuggita che è interessante, quando ci sono dei fenomeni nelle case, osservare alle volte anche il comportamento degli animali domestici. Per esempio, quando […] una persona ha l’impressione di essere fissata, di essere guardata, che ci sia qualcuno in camera sua che la guardi, e magari si vede il gatto o il cane di casa che tiene gli occhi fissi, immobili, verso un luogo determinato, e magari scappa via con furore quando si ha l’impressione che qualcosa gli si avvicini. Ecco, anche il comportamento degli animali qualche volta può avere un po’ di interesse per vedere se c’è qualche cosa di particolare in un ambiente, che può anche essere non qualcosa di malefico ma qualcosa di naturale.

La cosa più importante quando vengono persone angosciate da fenomeni di questo tipo è interrogarle bene per vedere se ci sono dei motivi per cui hanno veramente bisogno di benedizioni. Perché, guardate, non mi stanco mai di ripeterlo: è così facile […] cadere in superstizioni, è così facile cadere in suggestioni, farsi suggestionare, avere l’impressione… Uno pensa, pensa, pensa: “Ecco qui c’è una presenza malefica nella mia camera” e un po’ per volta se ne convince a tal punto che quasi sente la presenza malefica nella sua camera, mentre è solo frutto di un’impressione del suo cervello.

L’esorcismo delle case e l’importanza di benedire cose e persone

Come si procede nell’esorcismo delle case? […] il rituale vecchio non metteva niente in proposito, il rituale nuovo mette qualcosa, però viene detto nel Catechismo che l’esorcismo può venir fatto alle persone e alle cose. Fra le cose si intendono anche i luoghi, per cui il nuovo rituale parla, proprio in questo capitolo di appendice in cui si tratta di preghiere ed esorcismi, in circostanze particolari parla proprio espressamente anche di luoghi, ossia case, ossia posti: possono essere anche campi, possono essere anche giardini.

Ecco, noi usavamo, con Padre Candido, il rituale vecchio, il rituale romano che contiene una decina di preghiere in cui si chiede al Signore di proteggere i luoghi dalle presenze malefiche, di mandare gli angeli a proteggere i luoghi dalle presenze dei demoni. Ecco, noi recitavamo una serie di queste preghiere, e io continuo a recitare queste preghiere che sono così belle e così efficaci. Poi benedico ogni stanza con l’acqua benedetta, stanza per stanza, perché ci tengo a benedire ogni stanza. Oggi, molte volte i sacerdoti hanno troppa fretta, hanno troppe case da benedire, molte volte non ce la fanno a fare la benedizione pasquale, e magari si limitano a dare una benedizione stando nell’ingresso di casa. Va bene, anche quella è una benedizione con l’intenzione che venga data a tutto l’appartamento, però in questi casi è importante – a mio parere – sia che si benedica ogni luogo – è più efficace – sia soprattutto che siano presenti le persone, perché quando io benedico una casa intendo benedire soprattutto coloro che abitano quella casa, proteggere coloro che abitano quella casa.

Mi sono rifiutato qualche volta di benedire delle case. Per esempio andavo a benedire una casa, lì c’era qualche persona, benedicevo la casa, poi magari la padrona di casa mi diceva: “Per favore padre, qui la vicina di casa mi ha lasciato le chiavi del suo appartamento, lei mi faccia il favore di andare a benedire anche il suo appartamento”. Io in questi casi, sinceramente, mi rifiuto, perché non benedico dei muri, io benedico le persone che abitano in quella casa. Per cui, benedico la casa ma soprattutto benedico le persone che possono da quella casa ricevere beneficio o ricevere maleficio. Poi termino sempre con un esorcismo di quelli tratti dagli esorcismi, adattandolo alla benedizione della casa; termino con una preghiera in italiano di liberazione e con la preghiera che la liturgia delle ore riserva nelle vigilie dei sabati e delle domeniche e nelle vigilie festive, in cui si invoca la protezione degli angeli sulle case. E’ tanto importante quella preghiera, e io non so proprio perché nel nuovo benedizionale non sia stata inclusa e siano state tolte tutte le preghiere, tutti i riferimenti all’invocazione di angeli che vengano a proteggerci dalle influenze malefiche […].

Si tratta di disturbi molte volte di breve entità e, qualche volta, anche una sola benedizione è sufficiente perché il disturbo cessi. Altre volte è necessario invece che ci siano ripetute benedizioni, perché in questi casi ci troviamo di fronte, alle volte, a dei casi gravi. Ad esempio mi sono trovato a benedire appartamenti in cui si erano tenute sedute spiritiche, appartamenti che erano stati abitati da stregoni, appartamenti in cui si sono fatte addirittura delle messe nere, si è fatta della magia nera. In questi casi è tremendo riuscire a liberare la casa da questi malefici, e alle volte sono stato costretto a consigliare alle persone di cambiare casa perché non riuscivo a ottenere nulla. Quando una casa ha un appartamento che ha avuto influenze malefiche così forti, ecco che allora è necessario l’esorcismo, è necessario ripeterlo, è utile anche la celebrazione della messa nella casa. Ma non c’è da meravigliarsi se la liberazione è lunga.

Alcuni casi

Conosco il caso, per esempio, di una famiglia in cui c’erano dei disturbi di rumori notturni inspiegabili. Hanno fatto celebrare dieci messe e alla fine questi rumori si sono molto affievoliti, [poi] hanno fatto celebrare altre dieci messe e questi rumori sono scomparsi del tutto. Quale ne è stata la causa? Erano forse anime del purgatorio che per divino permesso venivano a chiedere dei suffragi? E’ difficile dirlo. A me basta segnalare il fatto.

Come uno dei fatti più gravi che segnalo è quello accaduto a un famoso esorcista, carissimo amico mio e coetaneo, ora in paradiso, don Pellegrino Ernetti – benedettino, esorcista del Triveneto, esorcista a Venezia – che si trovò in un caso veramente straordinario, il più straordinario forse dei casi che ha avuto come benedizione di case. Una casa in cui le porte e le finestre si aprivano e si chiudevano da sole, in cui c’erano rumori dappertutto. Chiamarono il parroco, il parroco andò in quella casa, come aperse la porta di ingresso una sedia partì da sola contro di lui per buttarlo per terra, e da quel momento quel parroco non ha più voluto mettere piede in quella casa. Siccome avvenivano degli episodi strani – ci troviamo qui in provincia di Padova – hanno chiamato degli studiosi dell’Università di Padova, […] degli analisti, per vedere che cosa succedeva quando dal rubinetto di casa usciva del sangue. Sono venuti questi due professori con un’aria molto di superiorità, con un’aria di molta incredulità; hanno aperto il rubinetto: sangue! Hanno aperto un altro rubinetto: sangue! Hanno chiesto di guardare i depositi dell’acqua, in alto, sopra, sono andati: acqua!

Senza tanto badare hanno riempito due fiaschi di questo sangue che usciva dai rubinetti e sono andati via con un’aria canzonatoria. Quando poi hanno analizzato questo sangue, e hanno visto che si trattava di sangue umano hanno avuto una tale paura che non ne hanno mai più voluto sapere di andare in quella casa e non ne hanno mai più voluto sapere di occuparsi di quelle cose. Padre Ernetti allora consigliò alla famiglia di mettere in un bicchiere mescolati insieme i tre sacramentali, acqua, olio e sale; con un cucchiaino versarlo sui davanzali delle finestre alla sera dicendo un Padre Nostro, [sulle soglie] delle finestre e delle porte, quasi a fare una rete di protezione intorno alla casa. Con questo semplice sistema si è risolto completamente quel male, sono cessati completamente quei disturbi. Dopo una settimana hanno cessato di usare questo sistema e questi disturbi hanno ricominciato a ritornare, e allora hanno di nuovo ripreso ad usare questo sistema per un certo tempo finché i disturbi sono scomparsi completamente.

E’ stato un rimedio risultato decisivo in un caso veramente straordinario.

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