Le risposte di don Gabriele Amorth

Le seguenti risposte di p. Amorth sono tratte dal sito Centro Regina della Pace sono contenute nelle registrazioni degli incontri che si tengonevano a Roma ogni ultimo sabato del mese, alle ore 16.00 presso l’Istituto Santa Maria sito in Viale Manzoni, 5.

Relazione del 29 Ottobre 2005

Domanda: Il nemico può tentare una persona anche mentre dorme attraverso i sogni tristi e angosciosi che rovinano poi la giornata

Don Amorth: Può. Conosco tante persone che sono tante angustiate perché dicono “mentre dormo o mentre faccio sogni, mi sembra di bestemmiare, mi sembra di maledire Dio, mi sento perverso”. Hai colpa? No! E’ il demonio che suggerisce queste cose? Sì, può suggerirle. Perché? Perché cerca di toglierti la pace, darti gli scrupoli, metterti dei tormenti e mille paure di aver commesso chissà quali colpe, mentre non hai commesso niente. Dico a queste persone “offrite anche queste sofferenze, queste bestemmie al Signore, voi non le volevate, offritele come sacrifici in espiazione dei peccati”.

Domanda: Esiste il Purgatorio?

Don Amorth: Il Purgatorio esiste, altroché! E’ un atto grande della Misericordia di Dio di avere creata questa possibilità. Niente di non perfetto può entrare in Paradiso, ecco che allora il Signore creando il Purgatorio, ci dà la possibilità di completare quella purificazione che non si è arrivati a completare in vita. Nel Purgatorio si soffre tanto e allora è importante pregare in suffragio delle anime del Purgatorio che consideriamo sante perché sono morte in grazia di Dio. Esse hanno a loro volta una grande efficacia nell’intercedere grazie per noi, noi preghiamo in loro suffragio loro pregano in nostro aiuto. Potrei parlarvi di tante grazie, anche materiali, ottenute per intercessione delle anime del Purgatorio. Il Signore ha creato la possibilità di farci completare la nostra purificazione in Purgatorio. Ricordiamoci però che è molto meglio per noi fare il Purgatorio in questa vita, perché le pene del Purgatorio sono grandissime e lunghe.

Lilli: Don Amorth, i peccati dei padri e dei nonni possono ricadere sui figli e nipoti?

Don Amorth: No, la Bibbia è chiarissima. Ci insiste molto il profeta Geremia e molto di più il profeta Ezechiele: ognuno paga per sé, i figli non pagano per i peccati dei genitori, e i genitori non pagano per i peccati dei figli; ognuno paga per sé. C’è invece un’altra cosa possibile: può tramandarsi una maledizione. Se un padre o una madre maledice suo figlio e maledice il suo matrimonio e i figli del suo matrimonio, questa maledizione può ricadere sui figli e sui nipoti. Qui non è il peccato di uno che viene pagato da un altro, qui è il male che viene fatto da uno, una vera e propria maledizione a ricadere sugli altri.

Domanda: Le è capitato di avere a che fare con anime dannate? Come discernere se sono realmente anime dannate o diavoli? Le dicono anche il motivo della loro dannazione eterna?

Don Amorth: Nel vecchio rituale di esorcismi che io uso ancora perché è consentito, c’è una regola che dice “state bene attenti, non crediate che ci siano delle persone che si presentano con disturbi malefici disturbate o possedute dall’anima di un defunto dannato”. No, è il diavolo che si camuffa così. I dannati stanno all’inferno, e non hanno più nessuna possibilità di azione. Così se qualcuno ha l’impressione di sognare una persona dannata che lo maledice e gli preannuncia cose malefiche, disgrazie, ecc., quando si sveglia non abbia alcuna paura, è il demonio che ha suggerito quel sogno, il dannato non c’entra affatto.

Domanda: E’ possibile che il demonio possa occultare un oggetto che magari è lì, ma che non si riesce a vedere? Si vede dopo in quel posto dove prima non era senza che nessuno l’abbia toccato? Può il demonio fare dei dispetti?

Don Amorth: Questo sì, ma capita molto raramente. Il demonio ha due tipi di azioni. La principale è tentare l’uomo al male, trascinarlo lontano da Dio, trascinarlo nell’inferno: tutti siamo soggetti alle tentazioni del demonio, dalla nascita alla morte. Anche Gesù ha accettato di essere tentato dal demonio. E la Madonna? Sicuramente anche la Madonna. Il Vangelo non ce ne parla, ma è logico pensare che durante la Sua vita, Lei sia stata tentata. Solo che il demonio è stato sempre scornato, la Madonna non gli ha mai dato retta. La tentazione è l’azione principale del demonio, riguarda tutti. Sono invece casi rari il procurare mali malefici o la possessione. Il Signore può servirsene per la santificazione delle anime. Tante persone che vengono da me a farsi esorcizzare mi dicono “ Padre, sono anni che io vengo a farmi esorcizzare, non finirà mai questa storia?” Rispondo: “Dimmi la verità, tu prima non andavi a messa adesso ci vai sempre, anche nei giorni feriali, tu prima non pregavi, adesso preghi sempre. Tu pregheresti così? Frequenteresti così la Chiesa, i Sacramenti se non avessi questi disturbi?” Allora vedete come il Signore può permettere che il demonio dia questi disturbi per attirarci a Sé, per avvicinarci alla Chiesa, ai sacerdoti, per avvicinarci a una vita di preghiera e di Sacramenti. Ci sono stati tanti Santi colpiti da mali malefici, che hanno avuto bisogno di essere esorcizzati, per esempio quella suor Maria carmelitana, la piccola araba dei nostri tempi, santificata. Per due volte in due periodi della sua vita è stata posseduta dal demonio e ha avuto bisogno di esorcismi. Mentre era posseduta dal demonio bestemmiava, ne faceva di tutti i colori, non era lei, era il demonio, si serviva delle sue membra per fare queste cose. Non abbiamo paura però, perché tutto ciò capita raramente e con la preghiera, con i Sacramenti si è protetti, l’importante è non fare sbagli. Quando vedo certi giovani intenti a guardare spettacoli di rock satanico, giovani che si danno alle sedute spiritiche, quando penso ai 13 milioni di italiani che vanno dai cartomanti, questi se lo tirano loro il demonio in casa, sono loro ad aprire la porta al demonio. Se uno vive in grazia di Dio, se uno prega, se uno sta unito a Dio il demonio non lo tocca.

Domanda: E’ possibile durante un esorcismo che la persona esorcizzata cominci a ridere, a ridere di una risata sgangherata ?

Don Amorth: Certo, è verissimo, può essere uno dei segni della presenza del demonio. Bisogna distinguere bene certi tipi di risate proprie del demonio da altri tipi di risate che non dipendono dal demonio ma dal sistema nervoso della persona.

Domanda: E se la persona ride durante la preghiera dall’inizio alla fine?

Don Amorth: Può essere una tentazione, non una possessione, non una presenza del demonio, ma una tentazione del demonio che cerca di disturbare la preghiera e di distogliere dalla stessa.

Relazione del 25 Novembre 2005

Domanda: Circa 15 anni fa la ragazza di mio figlio portò a casa da scuola il gioco “del bicchierino” o “cento lire” così infatti lo chiamavano ed evocavano lo spirito dei defunti. Questo è durato per parecchie volte fino a quando ci siamo impauriti e tutto è finito. Ho fatto benedire la casa perché la notte qualche volta ci sembrava di vedere qualcuno in camera. A mio figlio di dieci anni era stata predetta la data della sua morte e cioè a ventinove anni. Lui ci pensa sempre perché ora ne ha venticinque. Cosa dobbiamo fare? Non è solo Dio che decide della nostra vita? Grazie, una mamma in pena.

Don Amorth: Guardate, purtroppo oggi anche i bambini fanno sedute spiritiche, il “gioco” un libro, un film di Henry Potter, milioni e milioni di copie sparse nel mondo che insegnano la magia ai bambini e poi è possibile che quelle sedute spiritiche, che quei giochi di magia che lì per lì non hanno nessun effetto, quando si arriva i 20 anni, ai 30 anni, e 40 saltino fuori? A noi esorcisti ci capita spesso questo, persone di 50 anni che vengono da noi, che sono disturbate e poi risalendo nella loro vita si vede che c’è stata nella prima fanciullezza …(mia mamma mi ha portato da una signora perchè mi togliesse il malocchio). Altro che togliere il malocchio. Cosa si deve fare? Un giovane di 25 anni che ha paura di questa profezia “morirai a 29 anni”. Il padrone della vita è Dio e che non abbia nessuna paura, però che approfitti di questa, non voglio dire profezia perchè non merita, diciamo previsione, per essere pronto, per essere vigilante, questo deve fare, pregare ed essere pronto e non avere nessuna paura. A 29 anni sarà ancora vivo e chissà per quanto tempo. Chi comanda è il Signore, chi comanda è Lui. Però che questa paura che ha gli dia la forza di essere sempre pronto in qualunque momento. Ricordo che da ragazzo in Azione Cattolica amavamo tanto San Luigi Gonzaga, questo giovane, morto a 23 anni, assistendo gli appestati, ed è morto di peste, ha rinunciato al principato, lui principe dei Gonzaga per farsi Gesuita e da ragazzo, una volta, quando aveva nove anni gli chiesero: “se ti dicessero che tu adesso morirai cosa faresti?” E lui ha risposto: “continuerei a giocare”. Era pronto, era sempre pronto. Mica ha detto, correrei in Chiesa a fare una confessione. Continuerei a giocare, essere sempre pronti.

Domanda Mio marito è sempre stata una persona dedita alla famiglia a al suo lavoro, è un carabiniere, la domenica come sempre va a messa. Da un mese ho capito che nella sua vita c’è una persona che lo ha fatto completamente cambiare, allontanandolo da me e dalle nostre due figlie è assente, pensieroso, lo sguardo assente, vomita spesso è dimagrito è scostante, si è trasformato veramente in un’altra persona. Ha anche deciso di lasciare me e le sue due figlie. E’ possibile che questa persona con la quale si incontra gli abbia fatto qualcosa? Se si, che cosa posso fare per riavere l’uomo che ho sposato? Ho portato con me degli indumenti, è possibile benedirli?

Don Amorth: Alla fine benediremo anche tutti gli indumenti. Ma quello che conta è che questa persona deve convertirsi, deve tornare a Dio. E’ possibile che gli sia stato fatto qualcosa? Si, ma col suo, consenso, con una sua debolezza, con una sua caduta. Ha incontrato un’altra donna negativa evidentemente collegata col demonio, se ne è invaghito ed è crollato, e avviene sempre così quando mi dicono: mio marito mi ha lasciato, mia moglie mi ha lasciato, dico che problema c’è, è sempre un problema di conversione. Se non sta con Dio non si fanno certi errori, le famiglie sono unite, gli sposi si amano, i figli ubbidiscono ai genitori. Se si prega, se si sta uniti a Dio, le cose vanno bene. Anche questa mattina una ragazza che conosco così bene, una ragazzina giovane giovane mi ha confidato: “ Padre sono incinta ”. Figliola cara, chi osserva le leggi di Dio non si trova in queste difficoltà, non si trova davanti a questi problemi. Che a quest’uomo sia stato fatto qualcosa, si, ma che ci sia in origine anche una colpa, un consenso suo, si, se no il male fatto non avrebbe attecchito. Se continuava ad andare a Messa, se continuava a pregare, a stare unito a Dio e a vincere le tentazioni, che ci sono a tutte le età: ho 80 anni ma anch’io ho le tentazioni, altro che. Pregate per me. Le tentazioni finché siamo al mondo le abbiamo tutti, il diavolo sa fare molto bene il suo dovere, e anche il concilio ce lo ripete che la vita, è caratterizzata da una lotta continua contro satana che durerà, dice il Signore, fino alla fine del mondo, e che durerà dice il Signore fino alla fine di ciascuno di noi. Il mio grande maestro, Padre Candido, per 36 anni esorcista alla scala Santa, anche negli ultimi giorni di vita, veniva assalito dal demonio, lui che ha passato la vita a combattere il demonio anche negli ultimi giorni di vita. Finché siamo al mondo dobbiamo lottare, e il Vangelo dice. “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione perché lo spirito è pronto ma la carne è debole”.

Domanda: Quando qualcuno viene dall’Egitto e porta qualche ricordino: es. piccoli scarabei, lei che cosa consiglia di buttarli o tenerli?

Don Amorth: Se uno lo tiene come porta fortuna con spirito di idolatria allora è un danno quindi buttarlo. Se è un semplice oggetto carino che tiene così, un ricordo di buon gusto senza pensare che abbia alcuna influenza allora lo può tenere, non c’è niente di male. E anche la persona che ha fatto questo regalo, se non aveva nessuna intenzione cattiva, voleva solo fare un regalo che piacesse, non c’è niente di male, quindi lo può fare tranquillamente, che non ci sia lo spirito idolatrino del porta fortuna, del mio salvaguardia, non ti salva da nessun fico secco.

Domanda: Cosa ne pensa del Santuario di Gesù Bambino situato nel paese di Gallinaro, provincia di Frosinone delle visioni straordinarie della Signora Giuseppina di Norcia?

Don Amorth: Ne penso bene. Non ci sono mai andato ma tutte le volte che ne ho sentito parlare, anche da sacerdoti, da persone serie, di giudizio che sono andate lì, me ne hanno sempre parlato in bene. Quindi io sono favorevole al Bambino di Gallinaro, naturalmente se ci si va con lo spirito di preghiera.

Relazione del 17 Dicembre 2005

Domanda: Perché l’Angelo custode non ci difende dagli attacchi del maligno?

Don Amorth: L’Angelo custode ci suggerisce come superare gli assalti del maligno, altroché; e se noi ubbidiamo all’Angelo custode, certamente non ubbidiamo mai a Satana. L’Angelo custode suggerisce il bene, il demonio suggerisce il male. Chi è arbitro di decidere? La nostra volontà! Dio ci ha creato con il libero arbitrio, ossia con la capacità di fare il bene o il male, ecco perché se facciamo il bene ne abbiamo merito (se fossimo obbligati a fare il bene non ne avremmo nessun merito), se facciamo il male ne abbiamo colpa, perché non dobbiamo farlo! L’Angelo ci assiste, ci difende, ma non può impedire che siamo sottoposti alle tentazioni, tanto che Gesù nella preghiera dell’orto ci dice: “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. La vigilanza dipende da noi; la fuga dalle occasioni, l’ascoltare i suggerimenti buoni, leggere libri buoni, vedere cose buone. Cosa è che rovina tanto la gioventù e non solo la gioventù, ma anche i vecchi ed a volte persino preti e religiose? La televisione e internet. Sei tu che scegli i programmi negativi, spinto dalla curiosità, malgrado i suggerimenti dell’Angelo. Tante volte per curiosità si pecca. Fin dall’inizio quando il nemico tentò Adamo ed Eva, cosa disse ad Eva? “Non è vero quello che vi ha detto Dio, non è vero che se ne mangerete morirete”. Oggi ci vuole convincere che non è vero che esiste l’Inferno. Anche voi avete sentito dire da gente comune, da preti e addirittura da cardinali che l’Inferno è vuoto, che l’Inferno non è eterno. E’ importantissimo, fondamentale avere le idee chiare che riguardano il nostro destino eterno personale. Gli Angeli ci suggeriscono il bene; bisogna ascoltare la voce dell’Angelo che ci suggerisce le vie di Dio. L’Angelo non può impedire la voce di Satana. Satana c’è e Gesù stesso è stato tentato da lui. Tutti siamo sottoposti alle tentazioni di Satana; dipende da noi la scelta, dipende da noi scegliere la via giusta.

Domanda : Abito al terzo piano di un palazzo. Ora sono vedova, mio marito è morto qualche anno fa di sclerosi multipla. Questa lunga malattia gli era stata predetta come una minaccia da una donna del palazzo, innamorata di lui, che voleva che mi lasciasse per andare a vivere con lei. Successivamente, una lettera anonima, che ho capito inviata dalla stessa persona, mi preannunziava la morte di mio fratello per tumore e così è stato. Si tratta di maledizioni oppure questa persona conosce il futuro? Ormai sono più di venti anni che vivo in questa situazione e comincio a stare male pure io. Come mi posso difendere?

Don Amorth: Il demonio sa il futuro? No! Però, intelligentissimo, può conoscere tantissime cose. Così, può sapere che tu hai un tumore che non sai di avere. Lui conosce perfettamente lo sviluppo e l’itinerario. Ci sono delle persone che si legano al demonio e predicono cose che poi avvengono, non perché le hanno previste loro, ma per una conoscenza avvenuta per via malefica.

Domanda: Una persona che in passato andava spesso da maghi ha ricevuto anche mali irreparabili. Può un giorno liberarsi?

Don Amorth: Alle volte è molto difficile. Può accadere che si ricevano dei mali così profondi che potranno con la preghiera, col pentimento essere attenuati, ma non tolti. In questi casi, si possono offrire le sofferenze al Signore per la salvezza delle anime del Purgatorio. La sofferenza è il tesoro più prezioso che noi abbiamo, è la moneta più preziosa che possiamo spendere per noi stessi e per gli altri. Quindi anche in questi casi, in cui uno colpevolmente, per aver frequentato maghi, si é procurato dei mali che non guariscono, è possibile che si converta e riesca a far sì che questi mali giovino alla sua anima e al bene delle anime. Nei casi di possessione diabolica (ce lo dice Sant’Alfonso Maria De’ Liguori) con gli esorcismi e le preghiere si ottengono sempre dei miglioramenti, ma non sempre si arriva alla liberazione. Ci sono stati tanti santi che hanno avuto il tormento della possessione diabolica senza alcuna colpa; di queste sofferenze hanno fatto un grande strumento di apostolato che ha portato un bene immenso.

Domanda: Una signora, vedova da dieci anni, è rimasta sola con un figlio. Questo figlio a 25 anni ha avuto un incidente stradale ed è rimasto in coma per 9 anni. Durante questo periodo la mamma, anche per farsi aiutare, si è legata ad un uomo col quale ha convissuto diverso tempo. Adesso è morto anche il figlio, però lei non ha più la pace nel cuore, è disperata. Ha trovato un sacerdote il quale le ha detto che in quella circostanza non avrebbe dovuto convivere con un uomo perché era peccato grave. Ma siccome lei non si è pentita non le ha dato l’assoluzione. Ha trovato un altro sacerdote il quale le ha detto che ha fatto bene a comportarsi così perché il suo era un caso di necessità. Adesso, dove sta la verità?

Don Amorth: Quel secondo sacerdote dovrà rispondere molto duramente di fronte a Dio dell’errore che ha comunicato a quella persona. Le leggi di Dio non si possono trasgredire. Il Signore ci ha dato i dieci Comandamenti che vanno osservati, anche se a volte richiedono eroismo. Due si sposano, sono sani, poco dopo il matrimonio uno dei due si ammala in maniera grave e allora ecco che l’altro coniuge è costretto a vivere tutta la vita con un coniuge malato grave, è costretto a fare non il marito o la moglie, ma l’infermiere. In queste condizioni cosa deve fare? Ci sono dei casi in cui per vivere la legge di Dio occorre un eroismo paragonabile talvolta a quello dei martiri. Quei sacerdoti che o per compassione o perché ritengono di trovarsi davanti ad un caso particolare, acconsentono a violazioni della legge di Dio sbagliano e fanno sbagliare. Contro la legge di Dio non si può andare. La fedeltà al Signore molte volte richiede eroismo, ma nulla consente che si vada contro la Sua legge.

Relazione del 28 gennaio 2006

Domanda: Sono una mamma disperata, mia figlia di 35 anni è obesa, sempre depressa, ha incontrato tanti medici e ha subìto diversi interventi chirurgici sempre senza alcun risultato. Potrebbero averle fatto qualcosa? Come possiamo risolvere questa situazione cosi grave?

Don Amorth: C’è da dire: “Signore, sia fatta la Tua volontà!” Guardate, la preghiera fondamentale è: “Signore, se tu vuoi fa che io non beva questo calice”. Ossia, è legittimo chiedere al Signore che ci tolga le sofferenze e i dolori. “Se è possibile passi da me questo calice senza che io lo beva, esonerami dalla passione, però avvenga come vuoi Tu e non come voglio io”. Per cui in casi come questi, dove la medicina si dimostra impotente, c’è da offrire al Signore la sofferenza, che è un’occasione di merito. Le sofferenze hanno una grande efficacia per la conversione dei peccatori, per la liberazione delle anime del purgatorio, una grandissima efficacia per la pace del mondo. Non stare a pensare se i medici non riescono a guarire che ci sia qualche cosa di malefico. No! no, non c’è proprio niente. C’è da dire: “Signore, sia fatta la Tua volontà!” Pure per Gesù è stato duro fare la volontà del Padre, tremendamente duro…

Domanda: Sono preoccupata per la stabilità dell’unione non religiosa di mio figlio; le liti tra marito e moglie sono frequenti. All’inizio del loro rapporto mia nuora mi raccontò di essere stata fidanzata con un ragazzo, la cui madre era una cartomante; questa donna fece di tutto per far finire il rapporto col fidanzato. Mi raccontò di manifestazioni di tipo malefico (punture sulle braccia con spilli che si materializzavano…). Che cosa posso fare per aiutarli? Purtroppo queste persone non vanno in Chiesa.

Don Amorth: Ci vuole tanta preghiera, invitare le persone a pregare, a ricevere i Sacramenti. Gesù è il grande liberatore ed è grande guaritore, quindi rivolgersi a Lui. Rivolgersi anche alla medicina; quello che non bisogna fare è rivolgersi a maghi, cartomanti e a falsi carismatici che fanno spendere quattrini col risultato che spesso le cose peggiorano. In questi casi ci vuole tanta preghiera, tanti Sacramenti, anche tanta offerta al Signore. “Si faccia come vuoi Tu”, naturalmente facendo tutte quelle cure mediche che sono possibili fare. Ma se non si raggiunge alcun risultato… “Signore, sia fatta la Tua volontà” e il Signore tante volte guarisce, il Signore risana. Pensate ai miracoli di Lourdes, a quante persone hanno avuto beneficio anche andando a Medjugorje, andando alla preghiera del Rinnovamento, quante persone hanno avuto beneficio anche andando nelle piscine di Lourdes, di Collevalenza.

Domanda: Don Amorth, se questi non vanno neanche in chiesa come fanno a fare il bagno in piscina?

Don Amorth: Quando si ha a che fare con delle persone che noi vediamo che hanno bisogno dell’aiuto di Dio e loro non lo vanno a chiedere, non possiamo far niente, possiamo solo pregare per loro. E’ così anche quando mi vogliono portare persone disturbate che non hanno fede. Perché venire da me? In questi casi occorre pregare per la loro conversione a cui potrà seguire la guarigione. Si può anche tentare di avvicinarli a persone buone, invitarli a fare un pellegrinaggio a Medjugorje con un gruppo, perché allora si viene coinvolti dalla preghiera del gruppo e si può ricevere un beneficio. Ecco, consigliare queste cose e soprattutto pregare.

Domanda: Come fare discernimento per comprendere se le intuizioni che abbiamo non solo nelle scelte importanti, ma anche nel quotidiano, vengono da Dio, da noi stessi o dal nemico nostro e di Dio? Quali accorgimenti o segnali ci possono illuminare?

Don Amorth: Tante volte mi è stata fatta questa domanda: “Sono indeciso, come faccio a capire che debbo fare? Come faccio a capire qual è la via di Dio per me”? Ci vuole tanta preghiera e le decisioni prese dopo molta preghiera, magari davanti al S.S. Sacramento, sono le decisioni che poi ci accorgiamo essere state ispirate da Dio. Ma non aspettiamoci di avere dei segni esterni che ci facciano capire: “Dio da te vuole questo”. Anch’io ho passato il mio periodo in cui avrei voluto sentirmi dire: “Il Signore vuole che tu faccia così”. Ho preso le decisioni giuste pregando e consigliandomi con il direttore spirituale. Questo naturalmente se si tratta di alternative tra cose buone, perché se si tratta di qualcosa di non buono allora siamo sicuri che la decisione non viene da Dio.

Domanda: Dopo la morte del corpo, lo spirito rimane nei luoghi dove ha vissuto, segue l’anima, segue il corpo?

Don Amorth: Quando noi moriamo l’anima va subito nella sua destinazione. Se colui che muore vive in grazia di Dio, è pulito, senza rimasugli di colpe, va subito in Paradiso, come sicuramente è successo a Giovanni Paolo II, a Padre Slavko. Se un’anima muore in grazia di Dio, però con un po’ di sporcizia (peccato veniale), allora va in Purgatorio che è stato creato dalla misericordia di Dio per dare la possibilità anche nell’altra vita di completare quella purificazione che non si è completata su questa terra. Ecco l’importanza delle sofferenze, dei dolori, dei sacrifici che si fanno proprio per pulire l’anima e per arrivare, più che si può, pronti ad andare direttamente in Paradiso. Se uno muore in peccato mortale va dritto dritto all’inferno dove resta per sempre.

Domanda: Se qualcuno muore in peccato mortale, la persona che rimane sulla terra e prega per lui lo può salvare?

Don Amorth: No, quando uno muore in peccato mortale va all’infermo. Vorrei però spiegarvi una frase detta dalla Madonna a Fatima: “Pregate e fate sacrifici perché tante anime vanno all’inferno poiché non c’è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro”. Non è che se uno fa sacrifici e prega per un’anima che è all’inferno questa viene liberata e va in Paradiso. No, no, quando è all’inferno non c’è più niente da fare. Ma è importante pregare e sacrificarsi perché un’anima in peccato, almeno in punto di morte accolga la grazia di conversione e si salvi. Pregare e offrire sacrifici perché un’anima arrivi alla morte convertita, arrivi alla morte in grazia di Dio. Se uno muore in peccato mortale, tu preghi per lui: il Signore userà le tue preghiere per altre anime, per altri scopi, non saranno mai preghiere inutili, ma se quell’anima è all’inferno non c’è più niente da fare.

Domanda: Ci parla di nuovo della reincarnazione? Dobbiamo credere?

Don Amorth: La reincarnazione è una grande balla. Perché si vive una volta sola, dopo la vita c’è il giudizio particolare e la destinazione: o Paradiso, o Inferno o Purgatorio. Il concetto di reincarnazione, così caro alle religioni orientali è contrario alla risurrezione, incompatibile con tutto l’insegnamento che ci viene dall’Antico Testamento e dal Vangelo. Non ci si reincarna, abbiamo una vita sola, e allora dobbiamo viverla bene, perché non c’è nessun’altra possibilità. Cerchiamo di purificarci bene, meglio che possiamo, per andare poi direttamente in Paradiso. A Medjugorje la Madonna lo ha detto: “Sono poche le anime che vanno direttamente in Paradiso, non essendosi purificate sufficientemente in questa vita. Non parla di quante anime vanno all’inferno poiché arrivano alla morte impreparate. Da registrazione non corretta dall’Autore

Relazione del 25 Febbraio 2006

Domanda: Spesse volte penso al diavolo come creatura di Dio e ho misericordia per lui, sbaglio?

Don Amorth: L’inferno è eterno, il diavolo non cambia come i dannati non cambiano. Miriana, una volta chiese alla Madonna: “Mamma cara, non potrebbe un dannato dall’inferno pentirsi, chiedere perdono a Dio e Dio non potrebbe prenderlo dall’inferno e metterlo in Paradiso? La Madonna sorridendo: “Si, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono”. Quando uno è intestardito nel male, come i dannati e più ancora i demoni, non torna indietro, non si pente. Varie volte parlando con i demoni, durante gli esorcismi questi mi hanno detto di essere superiori a Dio, perchè si sono ribellati a Lui. “Io ho avuto il coraggio di ribellarmi a Lui, e quindi sono superiore a Lui!”. Voi capite che con questa superbia di ritenersi superiori a Dio per il fatto di essersi ribellati a Lui, mai si pentono! E’ impossibile! Pregate piuttosto per le anime del purgatorio e pregate per i vivi, pregate per la conversione dei peccatori. Già vi dicevo la volta scorsa quella frase della Madonna: “Pregate e offrite sacrifici, tante anime vanno all’inferno perché non c’è nessuno che preghi e si sacrifichi per loro. Non vuol dire che se uno prega e si sacrifica per un’anima dannata, quella si salva, ma si prega e ci si sacrifica perchè le anime si convertano, perché non vadano all’inferno, perché una volta che ci stanno, non ne escono più! Quindi nessuna preghiera per i diavoli.

Domanda: Non dare retta alla propria coscienza si sbaglia? Si pecca?

Don Amorth: Intendiamoci bene, uno deve dare ascolto alla coscienza, però deve formarsi una coscienza retta. Mi son trovato anche ieri l’altro con un uomo che mi ha detto: “Io, in coscienza, mi son sentito di dire a mia moglie, vedi, nella tua situazione devi abortire e ha abortito”, mentre io, in coscienza, mi sono sentito di dire così: “Figliolo caro, in coscienza ti senti di ammazzare?” Ecco uno deve agire conforme alla coscienza, però deve formarsi una coscienza retta, ma come si può formare la coscienza retta? La coscienza retta si forma non stimando se stesso arbitro del bene e del male, ma stimando Dio arbitro del bene e del male. Per cui se seguo ciò che è conforme alla volontà di Dio, se seguo i Suoi insegnamenti allora bene, mi formo la coscienza retta, altrimenti mi formo una coscienza sbagliata. Hanno una coscienza retta i kamikaze che ritengono ammazzando di andare in Paradiso? Uccidere nel nome di Dio che ha detto chiaramente (V° comandamento) non ammazzare? Bisogna agire conforme alla coscienza, ma lo ripeto, bisogna formarsi una coscienza retta, che sia conforme alla volontà di Dio, agli insegnamenti di Dio.

Domanda: Per un uomo che vive nel male, che sparge male intorno a sé e alle persone vicine oltre alle preghiere di liberazione fatte per lui quotidianamente che cosa si può fare per renderlo più innocuo?

Don Amorth: Bisogna pregare per la sua conversione. Le preghiere di liberazione, anche gli esorcismi, a una persona che non vive in grazia di Dio non servono a niente. A tante persone che vengono da me io dico: “Figliolo, prima convertiti, dopo ti faccio l’esorcismo, se no è acqua”. Cosa prego Dio se l’offendo? San Giovanni Bosco, una volta parlando ai suoi ragazzi diceva: “Io vi insegno il segreto perché Dio vi esaudisca quando pregate, sapete cosa dovete fare? Prima fate una buona confessione e poi pregate.” Cosa pretendi che Dio ascolti uno che è Suo nemico, che si è messo in una posizione contro di Lui? Quindi in casi come quello proposto c’è da pregare per la sua conversione e poi pregare per la sua liberazione, quindi la cosa principale è pregare perché uno si converta; lavorare e aiutare per la conversione, perché se non c’è quella il resto non serve a niente. Tu ti confessi, il sacerdote ti assolve; ma hai dentro di te un rancore e un odio verso una persona e tu non rinunci e non vuoi perdonare, anche l’assoluzione che ti ha dato il sacerdote non vale niente. Chiaro? Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Se tu perdoni, Dio ti perdona, se tu non perdoni, Dio non ti perdona, anche se fai la confessione sacramentale. Non si scherza col Signore. Lui le cose ce le ha dette chiare e bisogna viverle con chiarezza.

Domanda: In un libro che lei ha scritto su Padre Pio: “Breve storia di un Santo” riferisce che il santo di Pietrelcina si era offerto vittima per i peccatori e per le anime del Purgatorio. Quale rischio comporta offrirsi vittima per le anime del purgatorio o per i peccatori?

Don Amorth: Guardate, offrirsi vittima è una cosa tremendamente seria e io raccomando di non offrirsi vittima perché ci si può anche pentire amaramente, mai offrirsi vittima senza il consiglio del proprio direttore spirituale, perché offrirsi vittima significa: “Signore, fammi pure soffrire, sapendo che le sofferenze salvano le anime; dammi pure tutte le sofferenze che vuoi”. Cari miei, si può arrivare a non poterle sostenere, si può arrivare a pentirsi di aver fatto questo voto. Una volta fatto resta, non viene ritirato. Offrirsi vittima significa: “Signore, fa di me quello che vuoi, mi offro di soffrire tutto quello che vuoi per la conversione dei peccatori, per le anime del Purgatorio, metteteci le intenzioni che volete, offrirsi vittima significa offrirsi alla sofferenza, offrirsi alla Croce. Tutti dobbiamo sopportare la Croce. “Chi vuol essere Mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua Croce e Mi segua.” Ma ci sono croci più leggere e croci più pesanti e chi si offre vittima offre le sue spalle per portare una croce molto pesante. Può darsi che non ce la faccia e che si penta di aver fatto questa offerta, quindi è una cosa molto generosa, ma molto seria che non va fatta con leggerezza, ma dietro il consiglio di un direttore spirituale che vi conosca a fondo e che veda se voi siete in grado di sostenerla.

Domanda: Lei una volta chiese a Padre Pio se poteva accettare tra i suoi figli spirituali, anche quelli che Lei stesso, pur essendo giovane sacerdote già aveva e quelli che avrebbe avuto in futuro. Una signora domanda: “Noi che veniamo qui, preghiamo, ci accostiamo ai sacramenti, possiamo essere considerati figli spirituali suoi e quindi figli spirituali di Padre Pio?

Don Amorth: I miei figli spirituali sono quelli che si rivolgono a me personalmente, quindi voi siete tutti miei fratelli, miei figli spirituali, nel senso che io sono sacerdote, quindi posso sentire una certa paternità spirituale su di voi, però non è che io possa dirvi: “Siete tutti singolarmente miei figli spirituali al punto da essere contemporaneamente figli spirituali di Padre Pio”. I miei figli spirituali sono quelli che spiritualmente seguo, non quelli che assistono alla mia celebrazione.

Lilli: “ E allora noi siamo sfortunati!”

Don Amorth: Sentite, siamo tutti figli di Dio, amiamo pure Padre Pio, i Santi, invochiamo la loro intercessione. Se voi sapeste come è forte l’intercessione di Giovanni Paolo II! Quando lo invoco sulle persone colpite dal demonio: “Per l’intercessione di Giovanni Paolo II, vattene!” i demoni diventano furiosi, furiosissimi! Io chiedo loro: “Perché ce l’avete tanto con Giovanni Paolo II?” E la prima risposta che mi diedero: “Perché ha rotto tutti i nostri piani.” Penso che questo volesse riferirsi al crollo del comunismo, ma chi avrebbe pensato che sarebbe crollato il comunismo in Russia, in quelle nazioni così, senza colpo ferire? Un’altra volta ho chiesto: “Perché ce l’hai tanto con Giovanni Paolo II?” un altro demonio mi ha risposto: “Perché ci ha strappato tanti giovani”! Poi ci sono altre motivazioni che non vi sto a dire. Però voi invocate pure Giovanni Paolo II, perché certamente è tanto potente! Come facciamo bene noi che siamo del gruppo di Medjugorje a invocare anche l’intercessione di Padre Slavko, anche lui è potente. Chiediamo l’intercessione di quanti sono in Paradiso, i santi, ognuno di noi ha dei santi che preferisce, che predilige. Vi dico una storiella scherzosa: quella della torre di Pisa. Una volta da ragazzino sono salito sulla torre di Pisa, allora ci si poteva salire, ed effettivamente essere lassù, su questa torre così piegata, faceva un po’ venire il capogiro, allora a un uomo che era salito sulla torre, è venuto il capogiro ed è crollato giù e mentre cadeva ha gridato: “Sant’Antonio, aiutami!” Si è sentito afferrare, è rimasto sospeso tra il cielo e la terra “Che Sant’Antonio vuoi?” “Sant’Antonio da Padova!” Mi dispiace figliolo “Io sono Sant’Antonio Abate!”

Relazione del 25 Marzo 2006

Domanda: Molte persone mi hanno domandato come si debbono comportare per le elezioni di aprile. Ci vuol dire qualcosa?

Don Amorth: Si, volentieri, perché le elezioni fanno parte del nostro dovere di cristiani: partecipare alla vita politica, alla vita pubblica. Cosa possiamo dire? Intanto il dovere di andare a votare; andate a votare! Prendetelo come un dovere serio, un dovere di cittadini. Poi c’è una particolarità che non c’era nei tempi passati. Ci sono due schieramenti. Ogni schieramento è formato da più gruppi. Purtroppo devo dire parole dure contro uno di questi schieramenti. Prodi ha accettato il “Programma dell’Unione” in cui fra l’altro è compreso il riconoscimento degli omosessuali che saranno considerati alla pari con le famiglie e il riconoscimento delle unioni di fatto, che saranno paragonate a famiglie regolari. Quindi con ogni diritto di ricevere dei figli, dei bambini in adozione; ha accettato che si legalizzi la droga, la prostituzione, l’uso di embrioni umani, veri omicidi, a scopo sia pure di trovare delle medicine, ha accettato di permettere la massima diffusione delle pillole abortive, di rivedere la politica di aiuto alle scuole private, (sapete che le scuole private sono in gran parte, scuole cattoliche) e di riprendere la campagna contro l’ora di religione, di rivedere l’8 per mille e il concordato con la Chiesa cattolica, basti pensare quanto è importante l’8 per mille per il mantenimento del clero! Ora di fronte a queste prese di posizioni un vero cattolico non può votare questa formazione anche se non ho nessuna simpatia per Berlusconi e non ho simpatia per Prodi però bisogna pure votare uno dei due. Non si vota la persona, si vota uno dei gruppi che fanno parte di uno di questi due poli, ma infallibilmente il gruppo che votate fa parte di uno di questi due schieramenti, non esiste una terza via. Personalmente io voterò per quella lista che ha il nome “Casini” questa come mia scelta personale, voi scegliete quello che volete.

Domanda: Se un nostro famigliare è nella sofferenza possiamo chiedere al Signore di prendere su di noi la sua pena o la sua malattia?

Don Amorth: Possiamo chiederlo, è un atto di generosità. Sempre però le nostre richieste a Dio sono condizionate alla Sua volontà. Il modello della preghiera resta quella di Gesù nell’orto: “Padre, se è possibile passi da me questo calice senza che io lo beva”. Quindi chiedere ciò che a noi sembra bene, chiedere di guarire noi e gli altri, chiedere anche: “Signore dà a me le sofferenze di mio figlio, Padre però si faccia come vuoi Tu e non come voglio io”. Non pretendiamo di sapere il meglio, sappiamo che Gesù ci esaudisce sempre, ma non letteralmente secondo ciò che noi Gli chiediamo. Ci esaudisce sempre. Ha promesso di ascoltare sempre le nostre preghiere, però molte volte non ci dà quello che chiediamo, che non è il meglio, ci dà qualcosa di diverso, ma che è veramente il meglio. Maria mediatrice di tutte le grazie, tutto quello che ci dà per il nostro bene è perfettamente conforme alla volontà di Dio, tutto quello che chiede per noi è perfettamente conforme alla volontà di Dio.

Domanda: Una signora viaggiava in treno e mentre viaggiava è entrato nel suo scompartimento un giovane, vestito tutto di nero, con i capelli strani tutto dipinto, le sopracciglia ecc. e si è seduto lì e dopo un po’ di tempo ha detto alla signora che stava di fronte “Signora ma lei prega?” La signora gli ha risposto “Sì, ma lei come fa a saperlo?” “Si vede”, io però le vorrei far leggere la bibbia di Satana, allora la signora si è spaventata e gli ha detto “No, no, grazie!” “E’ il Codice da Vinci”, allora non ha risposto niente. Seguendo il suggerimento della Madonna a Medjugorje, la signora ha afferrato il rosario e ha detto al Signore dieci “Ave Maria” per questo ragazzo”. Come lei ha cominciato a dire le dieci “Ave Maria” quest’uomo ha cominciato a battere forte i piedi sul pavimento ma così forte e poi cominciava a sudare. Dopo un po’ si è alzato ed è andato via. In questi casi ci può venire del male stando con queste persone in queste condizioni o si può continuare a pregare tranquillamente?

Don Amorth: Si può ricevere del male a contatto con queste persone? Si, ci sono delle persone negative, a contatto delle quali è possibile che una persona che sia assorbente riceva una sofferenza. Ecco cosa ho risposto ad una persona che mi diceva: “Quando sono in chiesa e sono vicina a una certa persona sento in me una sofferenza particolare” “Alzati e cambia posto perché si vede che tu sei assorbente”. Non è che tutti ricevano del male a contatto con questa persona. Se ciò non è possibile perché capita in ambiente di lavoro dove ci sono dei satanisti bisogna prendere le precauzioni necessarie, tenere la corona del rosario, pregare di più, confidare nel Signore. Il Signore ci aiuta, il Signore ci difende, non dobbiamo aver paura di Satana. Ci dice San Pietro: “Resistetegli con fede”. Ci dice San Giacomo: “Resistetegli e lui fuggirà da voi”. E’ lui che deve fuggire; sono tutti i tuoi compagni di ufficio che devono scappare via da te, non sei tu che devi scappare via dall’ufficio. E’ difficile arrivare a questo, sì certamente, però oggi purtroppo ci sono degli ambienti interi che sono satanizzati e allora queste cose bisogna saperle. Non abbiate paura!

Domanda: C’è una signora che lavora in banca dove alcuni colleghi e il direttore, una donna terribile, sono satanisti. Dice questa signora: “Cerco di difendermi, spargendo acqua benedetta, prendendo la corona del rosario…, ma ogni volta che loro sbagliano una pratica dicono che sono stata io. Io non sono stata, però dicono che sono stata io. Veramente non so che cosa devo fare. Ho quarant’anni, non me ne posso andare, ma come faccio a liberarmi da queste cose?

Don Amorth: C’è da dire “Signore abbia pietà di loro e sii Tu il mio sostegno.” Ho sempre visto che queste persone, pur essendo incolpate da tutti, non hanno mai perso il loro posto di lavoro, perché vuol dire che Dio ha messo un limite, come ha messo un limite ai poteri di Satana riguardo a Giobbe. Prima lo tocca nei suoi averi, nei suoi figli, in tutta la sua roba, poi lo tocca nella sua salute, ma non nella sua vita. Guai, gli ha messo un limite. IL Signore mette sempre dei limiti a coloro che fanno il male, per cui non aver paura, sopportare, confidare nel Signore, ma rimbeccare se si può, perché chi pecora si fa il lupo la mangia. Quindi molte volte ho visto delle persone che in casi simili hanno saputo tirar fuori le unghie e ne hanno dette di quelle salate e tutti sono stati zitti. Non c’è da fare i timidi!

Domanda: Volevo dire riguardo al Codice da Vinci che alcuni professori hanno detto che è bene che i ragazzi sappiano tutto, per cui stanno propagandando questo libro nelle scuole. Cosa possiamo fare noi?

Don Amorth: Ribellarsi a questo non c’è dubbio! Io conosco un insegnante che ha messo sei o sette volte il Crocifisso in classe perché ogni volta che lo metteva veniva fatto sparire. Ha tenuto duro ed ha ottenuto quello che era giusto.

Domanda: Avendo comprato e benedetto una Croce, chiamata Tau, la lascio sul tavolo, dopo due giorni non la trovo più. Dopo due mesi la ritrovo nell’armadio sul tetto dell’armadio con intorno cinque nodi. Siccome le cose vanno male in famiglia possono aver fatto una fattura? Perché questi nodi? Perché addirittura sul tetto dell’armadio?

Don Amorth: Badate, un sacco di cose che spariscono e poi si ritrovano nei posti più impensati è una cosa comune, non diamogli importanza. Il male è quando spariscono i soldi e non si trovano più. Possono dipendere da fatture? Potrebbero dipendere da fatture, ma da fatture piccole a cui non c’è da dare importanza. Se le cose cominciano ad andare male? I motivi possono essere tanti. Senza dubbio aver trovato questa croce con cinque nodi significava che valeva la pena di bruciarla, di disfarsene, perché è stata maleficiata, può essere maleficiata anche un’immagine sacra.

Domanda : Questo fatto che Le sto per dire mi è stato raccontato da mia madre. Ero piccolissimo, avevo circa un anno quando una signora venne ad abitare vicino a casa nostra. All’inizio sembrava molto gentile, ma poi piano piano divenne sempre più aggressiva specialmente con mia sorella che aveva circa tre anni. Mia madre incominciò ad insospettirsi, dato che io e mia sorella stavamo spesso male e cercò di allontanarla. Io non mangiavo e non dormivo più e stavo davvero molto male. Si sono poi trovati tre chiodi grandi 10 centimetri conficcati nel legno della mia culla e tutta la mia culla era piena di migliaia di buchi tutt’intorno. Mia madre si preoccupò e subito si rivolse ad una parente che conosceva una signora la quale già sapeva cosa era successo e le diede una bustina con del sale e un’immagine di San Gabriele dell’Addolorata. Inoltre predisse a mia madre tutto quello che poi avvenne. Facendo ciò che la signora aveva detto a mia madre, la vicina di casa cominciò a star male, tanto che la notte urlava, e dopo sei mesi fu costretta ad andar via. Sapemmo poi dalla portiera dello stabile che questa donna faceva cartomanzia. Questi sono fatti soprannaturali con intervento demoniaco? Che rapporto ci può essere tra la malattia psicologica che ho avuto e una possibile magia o maleficio?

Don Amorth: Qui, senza dubbio, c’è stata opera di magia. Però non bisogna vivere nella paura di ricevere fatture, mai vivere nella paura di incontrare persone che ti fanno del male, delle persone che guardandoti storto ti comunicano qualcosa di malvagio, perché Dio ti protegge sempre. Vi raccomando la fiducia in Dio perché vi dà tanta serenità e vi dà la forza di essere protetti dal male. Combattete e lottate con fede contro Satana e lui fuggirà da voi, è lui che scappa via. Noi abbiamo ricevuto dal Battesimo il sigillo della Trinità. E’ Satana che ha paura di noi. Anche se ricordi tutte queste cose abituiamoci ad avere unione con Dio, a vivere uniti col Signore e di stare tranquilli e niente ci può fare del male.

Relazione del 28 Aprile 2006

Domanda: Un giovane ha perso il papà da poco e chiede: stiamo facendo celebrare delle Messe gregoriane. E’ un suffragio potente o no?

Don Amorth: L’origine delle Messe gregoriane è questa: San Gregorio Magno alla morte di un suo religioso, era un religioso benedettino, ha fatto celebrare trenta Messe consecutive. Dopo la trentesima Messa, il religioso gli è apparso per ringraziarlo perché era salito al cielo. Questa è la storia delle Messe gregoriane. Intendiamoci non è sempre così, non è che sia infallibile. Una volta mi sono sentito dire da una vecchierella: “ padre, io sono povera, possibile che anche quando andiamo nell’altro mondo, un ricco ha molti suffragi, ha molte Messe e quindi va prima in paradiso e un poveraccio che non ha chi fa celebrare delle Messe per lui, deve stare in Purgatorio?”. “No cara mia, il Signore le giustizie le sa fare!” E riguardo alla Messa gregoriana, non prendiamo questa devozione come qualche cosa di matematico, di infallibile. Muore una persona e dopo la celebrazione della trentesima Messa Gregoriana, questa è in paradiso. No! E’ l’interpretazione sbagliata, non stanchiamoci mai di suffragare le anime dei defunti anche se far celebrare le 30 Messe gregoriane è una buona forma di suffragio. Le Messe gregoriane sono suffragi. Poi fino a che punto bastano, fino a che punto vengono applicate a quella persona, sono cose che sa Dio, non noi. Noi sappiamo che non dobbiamo mai stancarci di pregare per le anime dei defunti. Io continuo a pregare per i miei genitori ogni giorno, anche se sono morti da tanti anni ed erano sante persone. Celebro le Messe per loro e continuerò, perché che certezze posso avere io? In ogni caso pregare per i defunti è una grande carità, quindi anche se quel defunto non ne ha bisogno la Messa sarà applicata a qualche altro defunto della famiglia o ad amici o a qualche defunto abbandonato. Ci pensa il Signore.

Domanda: Se una persona entrando in chiesa per pregare vede che il sacerdote sta dando la comunione, può comunicarsi senza aver ascoltato la Messa?

Don Amorth: La comunione è parte integrante della Messa. Per i primi cristiani era inconcepibile assistere alla Messa senza comunicarsi. Già dicevo altre volte che la prefazione rituale del Messale dice che il cristiano alla domenica celebra la Messa sotto la presidenza del sacerdote che agisce in funzione di Cristo. Attenzione, non dice assiste alla Messa! Quindi andiamo a Messa per celebrare la Messa sotto la presidenza del sacerdote che agisce nella persona di Cristo al punto di dire “Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue”. La comunione è parte integrante della Messa. Nei primi tempi, alla fine della Messa, parte di quel pane che era stato consacrato veniva portato agli ammalati o ai carcerati intendendo cosi farli partecipare alla Messa a cui non avevano potuto partecipare. Immaginate, si fa un pranzo, il pranzo di Natale, uno dei familiari non può intervenire perché ammalato, allora gli si porta il pranzo a casa perché anche lui possa partecipare alla festa. La comunione è partecipazione alla Messa in cui quella Eucarestia è stata consacrata. Non si può ricevere la comunione senza pensare alla Messa in cui è avvenuta la consacrazione dell’ostia che riceviamo. Allora può uno entrare in chiesa e dire: “ma guarda che bello! Stanno già distribuendo la comunione “, e si mette in fila e va a ricevere la comunione? Può farlo? No! Voi sapete che se una persona assiste a due Messe può fare due volte la comunione nello stesso giorno, purché partecipi a ciascuna Messa dal principio alla fine. Una persona entra in chiesa, vede che si sta dando la comunione, corre per prenderla. Sbaglia. E’ autentica comunione? Si. Commette peccato? Qui trattasi di buon senso. Non è che commetta peccato, però fa una cosa mal fatta, una cosa impropria, una cosa che non si deve fare. L’Eucarestia ha tre aspetti fondamentali: 1) l’aspetto del sacrificio, senza sacrificio della Messa non c’è Eucarestia; 2) l’aspetto del sacramento, la comunione per cui si partecipa all’Eucarestia, alla Messa attraverso la comunione 3) l’adorazione, la presenza di Gesù nel tabernacolo, la presenza permanente. Quindi vi resti impresso il legame indissolubile che c’è tra comunione e Messa e come la comunione va presa partecipando alla Messa. Così, confessarsi durante la Messa non va bene perché la partecipazione deve esserci durante tutta la celebrazione della Messa. Confessarsi quindi prima della Messa o addirittura il giorno prima.. Queste cose tra noi sacerdoti ce le diciamo sempre, però diciamo anche sempre: “la gente bisogna prenderla quando viene. Se io la gente non la prendo quando viene a confessarsi durante la Messa, non si confessa più” e allora si accetta. Però si accetta malvolentieri questo uso di confessarsi durante la Messa perché è importante partecipare alla Messa senza altre preoccupazioni.

Domanda: Don Amorth ci potrebbe essere un’eccezione. Per esempio, se io sto chiedendo alla Madonna per strada: “aiutami a risolvere questo problema perché mi sento quasi disperata ”.ed entro in chiesa e trovo che stanno dando la comunione, posso allora comunicarmi dicendo: “grazie Signore perché ricevendo te, avrò più pace nel cuore?”.

Don Amorth: Ci possono essere delle eccezioni, in cui uno agisce in coscienza. Però tenete chiaro il principio che la comunione è parte integrante della Messa e il luogo naturale, il momento naturale per ricevere la comunione è durante la Messa a cui bisogna partecipare dall’inizio alla fine. Quello è il momento per ricevere la comunione. Ci possono essere delle eccezioni? Ci rimettiamo anche alla coscienza.

Domanda: Si può annullare una maledizione ricevuta nel grembo materno?

Don Amorth: Certamente. Ci dice la Scrittura: “le benedizioni annullano le maledizioni”. Forse ve l’ho già detto un’altra volta che a Roma c’era una donna che abitava al secondo piano e al di là della strada, una strada stretta, al secondo piano, quindi allo stesso piano ci abitava una maga con tanto di cartello alla porta: MAGA. Ogni tanto lei si accorgeva che se si affacciava alla finestra, questa maga faceva degli strani segni verso di lei e dopo questi segni le capitavano sempre delle sfortune, delle sventure. Come poteva fare per liberarsi? E io gli ho insegnato: “sai cosa devi fare? Appena ti accorgi che la maga fa dei segni verso di te, tu con i vetri chiusi in maniera che lei non veda quello che fai, mandale delle benedizioni chiedendo con fede al Signore di benedirla”. Così dopo di allora, non ha più avuto alcun incidente. Le benedizioni annullano le maledizioni. Perciò benediciamo in cuor nostro se qualcuno ci ha maledetto.

Relazione del 27 Maggio 2006

Domanda: Mia madre mi raccontò molti anni fa che aveva imparato alcuni giochi magici, come per esempio punzecchiare una bambola per recare sofferenze a persone. In certe occasioni aveva messo in pratica queste conoscenze verso persone che la infastidivano, e quando veniva a sapere che il risultato era stato efficace lei ne godeva. Dopo alcuni anni, cominciai a sentire in casa una voce maschile, lo dissi a mia madre e lei lo raccontò ad una sua amica che praticava la magia. Questa le suggerì di mandarmi ad una scuola adatta a sviluppare le mie possibilità di diventare medium. Sicuramente intervenne il Signore, perché io mi rifiutai. Successivamente cambiammo casa e io non sentii più niente. Ora non so se mia madre continua ancora con queste cose, in effetti io non ho mai visto niente, so solo quello che mi raccontò quella volta. In certi momenti però noto che è molto cattiva. Tempo fa in una discussione mi maledisse, dicendomi che si augurava che non avessi figli. E’ un po’ di tempo che io e mio marito desideriamo un figlio che non viene. E’ possibile che sia dovuto a quella maledizione? Se è così, cosa devo fare per liberarmene? Ho anche una sorella, che pur desiderandolo non è riuscita a trovare marito. E’ possibile che mia madre le abbia trasmesso qualche cosa di malefico? Se sì, cosa deve fare?

Don Amorth : E’ piuttosto comune il fatto che delle persone sentano delle voci. Ciò può accadere perchè qualcuno ha fatto qualche seduta spiritica, ha frequentato maghi e cartomanti. In questi casi c’è la colpa iniziale, altre volte no, è difficile capirne la causa; quello che è importante è come ci si deve comportare: il disprezzo, l’indifferenza, non badarci, non fare quello che dicono, e pregare, pregare, perché se uno disprezza queste voci, non sta ad ascoltare con curiosità e tanto più a seguire quello che dicono, ma cerca di respingerle, di rifiutarle e prega, allora poco per volta cessano.

Domanda: Ma, don Amorth, la maledizione che la mamma ha dato alla figlia ha potere?

Don Amorth: A volte è possibile, ma non è che ce ne sia la certezza. E’ vero però che quando si vive uniti a Dio ci si libera anche dalle influenze negative che si possono ricevere perfino da persone care. Bisogna vigilare, stare in guardia, non frequentare maghi, cartomanti, sedute spiritiche e via dicendo, essere uniti al Signore con la preghiera.

Domanda: Lavoro in ospedale, sono sempre a contatto con malati che il Signore chiama poi in cielo. Spesso non facciamo in tempo neanche a chiamare il sacerdote perché pensiamo più alle cose terrene, alle cose materiali e la morte per il paziente giunge all’improvviso: a volte la persona non riceve neanche l’Olio Santo. Leggendo un suo libro ho fatto delle considerazioni. Durante l’agonia (momento di grande lotta) possiamo noi benedire i moribondi e chiedere al Signore di accogliere le loro anime? Che cosa ci suggerisce?

Don Amorth: Io raccomando tanto alle infermiere il contatto con i cappellani degli ospedali affinché vadano a visitare i malati, una visita di cortesia, una visita che possa lasciare una traccia diciamo, se non proprio di amicizia, almeno di desiderio di pregare, quindi cercare di avvicinare le persone ai sacerdoti. Può un infermiere benedire una persona? I genitori possono benedire i loro figli. Penso che ognuno di noi possa benedire una persona dicendo: ti benedica il Signore nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Questo lo si può sempre fare. Inoltre è importante invogliarle a cercare Dio, invogliarle a pregare. Tante volte dei malati durante il periodo di ricovero hanno ritrovato la fede, il gusto della preghiera, il gusto di andare in Chiesa per ascoltare la Santa Messa. Spesso le malattie sono state provvidenziali per ritornare a Dio e quasi sempre in questi casi c’è stato l’intervento di qualche infermiera che ha favorito il risveglio della fede. Ecco quello che un infermiera può fare senza nessuna forzatura.

Domanda: Don Amorth, l’altra volta lei ci ha parlato del Codice da Vinci, dicendo che la Chiesa una volta proibiva questi libri, mentre ora sono alla portata di tutti, è normale?

Don Amorth: E’ un romanzo, è un’ invenzione. Gli stessi autori dei documenti su cui il romanzo si basa hanno detto di averli inventati. Non c’è niente di vero, c’è già anche un errore fondamentale in partenza, quello di confondere Santa Maria Maddalena, con la peccatrice innominata (di cui anche gli Ortodossi fanno la festa) con Maria sorella di Lazzaro e di Marta. Sono tre personaggi ben distinti. Maria Maddalena non è mai stata una peccatrice, è stata posseduta dal demonio e non va confusa con la peccatrice innominata. Questo romanzo è tutto una falsità. Ora perché la gente corre a vedere queste fandonie? A mio parere si vuole insinuare che nella nostra fede ci sono delle falsità. Ritengo dannoso leggere il romanzo o vedere il film. L’autore, e non solo lui, ha fatto milioni con i libri e col filmato. Dice San Paolo: “chi cerca i beni della terra non riceve i beni del cielo”.

Domanda: Io per circa 20 anni ho esercitato l’astrologia, l’ho esercitata senza farmi mai pagare; l’ho studiata a fondo trovando leggi molto interessanti. Avrei voluto che diventasse materia di studio nell’università. Dopo un incontro con l’esorcista della Scala Santa, padre Tommaso, che si era subito accorto della mia attività di astrologo, ricevuta la sua benedizione, ho capito che agivo male. In me infatti c’era molto orgoglio perché ero ammirato, applaudito… Tutto mi distoglieva dalla religione. Che cosa ne pensa lei dell’astrologia?

Don Amorth: L’astronomia è una scienza, l’astrologia è una deviazione, è superstizione è magia, quindi l’astrologia è da condannare. E’ giusto che l’astronomia sia studiata. Ricordo un astronomo che diceva: studiando l’astronomia ho rinforzato la fede perché vedevo la potenza di Dio, la toccavo con mano. Mentre l’astrologia, che pretenderebbe attraverso lo studio degli astri di indovinare il futuro, è da negare, è una forma di magia.

Domanda: E’ vero che sull’astrologia c’è l’influenza dei demoni?

Don Amorth: Che nell’astrologia ci siano azioni malefiche è possibile come in tutte le forme di magia. In ogni caso è da condannare.

Domanda: Ritornando alla preghiera sui moribondi, mi è venuta in mente una preghiera che tutti conosciamo: “La coroncina della Divina Misericordia” di Suor Faustina. Gesù ha promesso che se uno la recita con fede accanto ad un morente, Lui si mostra come Salvatore e non come giudice.

Risposta: Sempre, quando preghiamo, Gesù si interpone come Salvatore, non solo in quella preghiera, ma, come ha promesso in tutte le preghiere, certo secondo i Suoi tempi. Dice San Paolo nella lettera ai Romani: “A volte non sappiamo cosa chiedere a Dio e allora è lo Spirito Santo che prega per noi con gemiti inesprimibili “. Noi non sappiamo molte volte quale sia il vero bene, per cui può accadere che chiediamo cose che non sono un bene per noi. Gesù si interpone sempre per darci il meglio. L’esempio più chiaro è quello della preghiera di Gesù nell’orto: “Padre se è possibile passi da me questo calice senza che Io lo beva ”. Nella lettera agli Ebrei c’è scritto che questa preghiera di Gesù è stata esaudita, eppure Lui chiedeva di evitare la passione; Dio l’ha esaudito, ma in che modo? Non l’ha esaudito alla lettera perché era meglio che Gesù patisse e risuscitasse. Lo dice Lui stesso parlando ai discepoli di Emmaus: “Stolti, non sapevate che era necessario che Cristo patisse per giungere così alla sua gloria?”. E allora il Padre ha ascoltato questa preghiera a modo Suo, dandogli la forza di sopportare la passione, subire la morte e poi risuscitare. Questo era il meglio per Lui. Le nostre preghiere vengono sempre ascoltate, non sempre però alla lettera. Dio non sempre ci dà quello che noi chiediamo, sempre però ci dà qualcosa, qualcosa che per noi è sempre il meglio anche se lì per lì non ce ne rendiamo conto.

Relazione del 24 Giugno 2006

Domanda: Perchè la tentazione colpisce il pensiero?

Don Amorth: La tentazione colpisce tutto l’uomo. Noi sappiamo che l’attività principale di satana è quella di tentare l’uomo al male. Satana si è ribellato a Dio e quindi ribellandosi a Dio tenta l’uomo al male per cercare di portarlo dalla sua parte e quindi dove lui si trova. E allora ci tenta nella mente, ci tenta dappertutto, facendo leva sia sulla nostra fragilità naturale (ognuno di noi ha le sue ferite, le sue debolezze), sia servendosi delle occasioni che la vita ci presenta (situazioni, incontri, ecc.). Il demonio approfitta di tutto per allontanarci da Dio.

Domanda di Padre Barnaba: Vorrei prima di tutto ringraziare il Signore per aver avuto la grazia, insieme a Lei Don Amorth, di conoscere Medjugorje fin dall’inizio. Io sono stato lì oltre 60 volte, sia con i gruppi, sia da solo e l’esperienza fatta è certamente meravigliosa. La domanda che faccio è la seguente. Come mai, nonostante che milioni di persone, compresi sacerdoti, vescovi, cardinali siano state a Medjugorje c’è ancora tanta resistenza nell’accettare queste apparizioni? D’accordo, la Chiesa non si è pronunciata e non si pronuncerà finché i fatti sono ancora in corso, però quello che lì accade è molto significativo. “Dai loro frutti li riconoscerete” ha detto Gesù; sappiamo che tante persone hanno cambiato vita, hanno ritrovato la fede, però nello stesso tempo in questi anni stiamo assistendo ad un crescendo spaventoso di demolizione di tutto quello che è sacro, quello che è Chiesa Cattolica, quello che è la fede cattolica. Tutte le potenze del male pare che si siano coalizzate per distruggere la fede. Queste apparizioni, queste conversioni, che effetto avranno ed hanno su questa campagna così tremenda che viene portata avanti?

Don Amorth: E’ vero, ci troviamo in un mondo sconvolto: le Chiese sono quasi vuote, scarsa è la frequenza ai sacramenti, voi vedete la lotta contro lo stesso insegnamento della religione, contro l’esposizione dei crocifissi, contro ciò che c’è di più sacro, voi vedete la disgregazione delle famiglie, divorzi, convivenze, aborti…. Ecco allora il bisogno che abbiamo di Maria, che ci faccia mettere giudizio. Lei è la Mamma ed allora non si stanca di invitarci, non si stanca di rinnovare i suoi richiami.

Domanda: Sappiamo che Dio era disposto, per intercessione di Abramo, a risparmiare Sodoma e Gomorra se ci fossero stati almeno 10 giusti in quelle città di peccato. Ce n’erano solamente 4: Lot, sua moglie e le sue due figlie, per cui fatti uscire questi, le due città furono distrutte. I castighi che si pensa siano annunciati nei segreti di Medjugorje potrebbero essere allontanati se aumentasse il numero dei giusti nella nostra società?

Don Amorth: Io penso che i castighi siano stati ritardati e mitigati per quelle persone che hanno pregato, perchè ci sono anche tante persone che si sono offerte in sacrificio ed hanno pregato. Saranno in numero sufficiente? Questo non lo so.

Domanda: Mia figlia, oggi ventunenne, fin dall’adolescenza è stata molto irrequieta e lontana dalla fede. La nostra vita familiare è stata turbata a tal punto che telefonai a Lei, Don Amorth, temendo l’influsso di forze maligne su di lei. Le Sue parole mi confortarono e mi spinsero a ricorrere alla preghiera incessante. Dopo oltre due anni, attraverso un grande travaglio interiore, mia figlia ha iniziato ad aprirsi alla ricerca di Dio. In questo cammino ancora lungo da percorrere si sta avviando anche il suo ragazzo. Il Santo Rosario, le comunità di preghiera, le visite ai Santuari Mariani, i digiuni hanno contribuito con la santa protezione di Maria alla loro conversione. Con cuore sereno e umile lodiamo e ringraziamo il Signore per la sua immensa misericordia.

Don Amorth: E noi ringraziamo per questa bella testimonianza. Debbo anch’io testimoniare che in questi vent’anni di attività di esorcista ho visto intere famiglie che un poco alla volta sono tornate a Dio. Spesso la prima a tornare alla fede è stata la mamma, poi si è unito un figlio e poi un’altra figlia e infine anche il papà: la famiglia intera ritornava a pregare, a frequentare i sacramenti e a vivere una vita cristiana. Ringraziamo il Signore di queste conversioni perché c’è proprio bisogno di famiglie che siano interamente cristiane.

Domanda: Ho una parente che da 35 anni infastidisce la mia famiglia con malefici; come devo comportarmi nei suoi confronti? Devo allontanarla definitivamente? Premetto che non la odio. Non frequentandola più, può diminuire la maledizione?

Don Amorth: Quando si ha l’impressione di aver ricevuto del male da qualche persona, io ricordo sempre che Gesù è più forte di tutti i malefici. La preghiera, i sacramenti sono efficaci ed aggiungo, importantissimo, il perdono. Non dimentichiamo: “benedite e non maledite”. Le benedizioni annullano le maledizioni. Quindi, se riceviamo del male, rispondiamo perdonando di cuore e pregando Dio di benedire quella persona che ci ha fatto del male. Benediciamola anche noi e in questo modo il male si trasforma in bene.

Domanda: Una donna ha frequentato un mago; aveva grandi dolori e sperava che il mago la guarisse, invece i dolori aumentavano. Finalmente ha incontrato un sacerdote che le ha detto di rompere i rapporti con quel mago. Ma i dolori le restano ancora. Cosa deve fare?

Don Amorth: I dolori fanno presto a venire quando si frequentano certi ambienti, maghi, cartomanti, sedute spiritiche, sette sataniche: il male fa presto a venire. Dopo che ci si è convertiti può accadere che le sofferenze perdurino. Per quanto tempo? Lo sa il Signore! Ma questo ci dà l’occasione di riparare, ci dà l’occasione di offrire sacrifici di riparazione, perché il male va riparato, gli errori vanno corretti. Anche nelle cose umane si vede come il male fa presto a venire e impiega tempo ad andar via. Un esempio banale: tu prendi una bottiglia, ti sfugge di mano, va in mille pezzi quanto tempo ci ha messo per rompersi? Un secondo! Se tu vuoi rimettere insieme i cocci quanto tempo ci vuole? Per riparare il male ci vuole del tempo. Perché? Perché il Signore vuole che noi offriamo a Lui preghiere di riparazione per migliorare la nostra vita spirituale.

Domanda: Conosco una persona che ha le stigmate. Come posso capire se questi fenomeni vengono da Dio o dal demonio? Posso continuare a frequentare questa persona?

Don Amorth: Oggi si sente parlare di tante persone che hanno le stigmate. La persona più nota è forse quell’Elia che sta a Calvi, ne scrivono tanto i giornali. Una volta è venuto a trovarmi, gli ho parlato solo mezz’ora, ne ho avuto buona impressione. Il vangelo ci dà la regola madre: dai frutti si riconosce la pianta. Se i frutti sono buoni la pianta è buona, quindi se si tratta di una persona veramente umile, di preghiera, disinteressata, che cerca il nascondimento, è già un buon segno. Se poi con le sue preghiere ottiene frutti di guarigione, di liberazione, di conversione, cioè frutti buoni, vuol dire che la pianta è buona. In caso contrario la pianta dimostra di essere cattiva e allora vuol dire che si tratta di falsità.

Domanda: Una signora chiede: a maggio di quest’anno sono andata per la prima volta a Medjugorje. Durante le varie funzioni a cui ho partecipato, in particolare durante la Santa Messa, ho avuto continui fastidi alla testa con la sensazione di svenire. I sintomi sono continuati in forma più leggera a Roma durante la Messa della domenica. In passato ho praticato il Reiki, una disciplina orientale per sette anni, e qualche volta ho avuto esperienza di cartomanzia. Le chiedo se le due cose possono essere attinenti ai miei fastidi in modo da evitare ogni dubbio. Mi piacerebbe avere una sua opinione, soprattutto le chiedo cosa fare al fine di migliorare la mia crescita spirituale.

Don Amorth: State attenti! Adesso c’è la mania di interessarsi a dottrine orientali fondate sul principio della reincarnazione. Si acquistano in questo modo dei mali che poi restano. Uno pratica lo yoga dicendo “è uno sport, mi distende i muscoli, i nervi, mi rasserena” e non sa invece che è la porta d’ingresso per l’induismo. Quindi c’è da stare attenti a queste cose perché poi quando il male è entrato in noi anche se ci convertiamo e l’abbandoniamo, le conseguenze molte volte restano a lungo. E non meravigliamoci se le conseguenze molte volte si manifestano soprattutto a contatto con il sacro. Certe persone hanno mal di testa o altri disturbi quando vanno in chiesa, quando pregano, quando si accostano al sacro. Perché? C’è indubbiamente l’azione del demonio che cerca di allontanarci dalla preghiera, dai sacramenti, dalla Messa, dalla Chiesa, ma c’è anche una permissione da parte di Dio affinché noi offriamo al Signore sacrifici di lode, sacrifici di sofferenze. Pensate a Gesù Crocifisso, che per la nostra salvezza ha offerto a Dio tutto se stesso: il suo sangue, le sue piaghe, la sua morte in croce così tremenda…. Allora, ecco che anche noi possiamo offrire queste sofferenze in unione con quelle per le quali Gesù si è offerto al Padre.

Domanda: Una donna di Torino si lamenta perché il Cardinale ha tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esorcizzare. Ora si sente completamente abbandonata e dice: non è forse un diritto quello di essere curati?

Don Amorth: Sono due domande molto forti. Prima domanda: il Cardinale di Torino ha tolto di colpo a tutti gli esorcisti torinesi la facoltà di esorcizzare. Non critico il Cardinale che ha altri progetti, vedremo quello che realizzerà, dico solo quello che avrei fatto io al suo posto. Se io fossi vescovo, manderei quei sacerdoti che ritengo degni di stima e adatti a diventare esorcisti, presso altri esorcisti già pratici da tempo, come per esempio don Carlo e don Quaglia, esorcisti di Torino. Qui a Roma già da due anni l’Università Pontificia “Regina Apostolorum”, ha organizzato dei corsi per esorcisti o per aspiranti esorcisti: è una cosa buona, però la vera scuola è quella di partecipare agli esorcismi e di abituarsi a farli insieme ad un esorcista ricco di esperienza. Io sono tanto grato al Cardinal Poletti che mi ha nominato esorcista come aiuto di Padre Candido, santo sacerdote, per quasi quarant’anni esorcista alla Scala Santa. Ho avuto la grazia per sei anni di stare alla sua scuola. Non critico quello che ha fatto il Cardinale, affari suoi, ne risponderà di fronte a Dio. Molto importante la seconda domanda: non ha diritto uno che ne ha bisogno di trovare nella sua diocesi chi l’aiuta? Ci sono dei canoni nel Diritto Canonico che sono molto precisi. Uno che ritiene di aver bisogno di esorcisti ha diritto di rivolgersi al suo Vescovo. Questo può far esaminare il caso e magari concludere che non c’è bisogno di esorcismi. A volte alcune persone credono di avere un male malefico e invece hanno bisogno di cure psichiatriche. Se invece il Vescovo trascura, manda via, sbatte la porta in faccia alla persona, questa persona ha il diritto di mandargli una lettera scritta, e se riceve risposta ha diritto di mandare la lettera che ha inviato al vescovo, magari insieme con la risposta ricevuta, alla Congregazione del Culto, ed ha anche il diritto di mandarla al Santo Padre. E’ un diritto di tutti i fedeli ricevere le cure spirituali di cui hanno bisogno. Purtroppo queste cose Vescovi e preti non le sanno. Una volta mi è capitato in televisione di trovarmi di fronte ad una coppia di sposi; lei felice perché dopo 10 anni finalmente era stata liberata da un esorcista di Pordenone, dottore esorcista amico mio carissimo Monsignor Sunto, però le parole che mi impressionarono furono quelle del marito. “Ci sono voluti 10 anni (qui in Italia!) di ricerca presso Vescovi per trovarne uno che nominasse un esorcista che liberasse mia moglie dalla presenza del demonio. Questa è purtroppo la situazione in cui ci troviamo al giorno d’oggi. Ci sono intere nazioni, Germania, Austria, Spagna, Portogallo dove non esistono esorcisti, e persone mi scrivono dicendo che vorrebbero venire a Roma, pensando che con un esorcismo si torni a casa guariti. Per liberare una persona dalla presenza del demonio il più delle volte occorrono anni di esorcismi e allora io li spingo, non essendoci esorcisti nelle loro città, ad andare nei gruppi di Rinnovamento dove si fanno preghiere di guarigione o liberazione o di andare presso quei sacerdoti che fanno preghiere di liberazione e guarigione, preghiere che non hanno bisogno di nessuna autorizzazione vescovile perché c’è l’autorizzazione di Gesù Cristo; Marco 16-17: “Coloro che credono in me nel mio nome cacceranno i demoni”. Anche ognuno di voi, uomini, donne, giovani, adulti, vecchi, purché abbia veramente fede in Gesù Cristo può nel Suo nome cacciare i demoni. Abbiamo l’esempio di tanti santi, come Santa Caterina da Siena, che non era sacerdote, non era esorcista, ma cacciava i demoni. In questi casi sono preghiere private, mentre invece l’esorcismo è la preghiera pubblica, sacramentale, in cui il sacerdote agisce in nome della Chiesa. E’ importante che le persone che avvicinano l’esorcista vadano sapendo di avvicinare un uomo che agisce in nome della Chiesa, non uno che ha delle facoltà particolari, dei poteri. Testimonianza: Concludiamo con la testimonianza di una ragazza che è stata liberata da un maleficio. Afferma che la sua conversione è iniziata da quando le è stata regalata la medaglia miracolosa; da allora ha cominciato a pregare ed ha abbandonato la vita di peccato. Ora è più serena e felice. Don Amorth: E’ una bella testimonianza! La Medaglia Miracolosa ha prodotto dei prodigi veramente straordinari, ecco perché è stata diffusa in milioni e milioni di copie. E’ stata la Vergine a chiedere a Santa Caterina Labourè nel 1830 di farla coniare così come la vediamo. E’ un grande messaggio, non è un amuleto, non è un portafortuna! Se noi portiamo con vera fede gli oggetti sacri ( medaglie, immagine sacre, ecc.), essi ci proteggono ed ottengono veramente prodigi di guarigione e di conversione come nella testimonianza che ci è stata riferita. Grazie. Sia Lodato Gesù Cristo.

Relazione del 25 settembre 2006

Domanda: Le famiglie di oggi sono in forte crisi: divisioni, tradimenti… Lei pensa che queste divisioni siano opera del demonio o del comportamento, del modo di pensare, del carattere delle persone?

Don Amorth: Non c’è dubbio che siano opera del demonio, ma realizzata con il consenso umano. Il demonio non potrebbe fare niente senza il nostro consenso. Voi vedete che la gente non va più in chiesa, va dai maghi, dai cartomanti, frequenta sedute spiritiche, partecipa a sette sataniche, visiona film e legge libri che vanno per la maggiore dal punto di vista della diffusione, pure se insultano apertamente Gesù Cristo e la Chiesa. Il demonio ha la sua parte certamente, però la colpa è di chi ascolta. E’ colpa del demonio se Adamo ed Eva hanno tradito la parola di Dio? Certamente il demonio ha la sua colpa, li ha tentati, li ha convinti: “non ha ragione Dio, ho ragione io, non è vero che morirete ma sarete simili a Dio”. Quindi il demonio fa la sua parte suggerendoci che è un vantaggio peccare, è un acquisto di esperienza, che il peccato non esiste. Il demonio fa la sua parte ma la decisione è nostra, la decisione è personale. Come è importante conoscere bene la parola di Dio per poterci regolare nella vita e vivere conformemente al Suo volere! Vi cito un solo esempio che riguarda i Comandamenti di Dio. Essi sono solo dieci, ma sono gravi tutti e dieci. Uno dei comandamenti di Dio più calpestati oggi è il terzo, vi ricordate qual è? “Ricordati di santificare le feste”. Oggi capita che molte volte quando uno si confessa, se non è il sacerdote che chiede: “Ci vai sempre a messa?”, uno non se lo confessa neppure. Tale omissione non viene più ritenuta una colpa grave, come uno non ritiene più una colpa grave tradire il marito o la moglie. Le leggi che approvano le dottrine contrarie al Vangelo quali il divorzio e l’aborto, danno l’impressione che divorzio ed aborto siano cose lecite. La legge lo consente, ma quale legge? La legge umana, non la legge di Dio e noi saremo giudicati in base alla legge di Dio non alla legge umana. Certamente c’è il bisogno, direi il bisogno numero uno al giorno d’oggi, del risanamento delle famiglie e come si fa? Occorre sposarsi bene. Tante volte le famiglie si rompono perché i coniugi si dividono per motivi che erano benissimo prevedibili prima del matrimonio. Non hanno voluto ascoltare alcuno: i genitori, gli amici. Dopo si sono trovati male e si sono divisi. Prima di tutto è necessario sposarsi bene e come si fa a sposarsi bene? E’ importante il carattere, sono importanti tante qualità, ma il matrimonio è un sacramento, quindi è importante la fede. Padre Pio era inflessibile al riguardo. Se una ragazza gli diceva “Padre Pio sono fidanzata, ci vogliamo bene, ci rispettiamo, siamo vicini a sposarci, lui però è credente, ma non è praticante”. Padre Pio era inesorabile: “Lascialo!” Come si può fare a creare una famiglia cristiana se i genitori non sono tutti e due credenti e praticanti in maniera che preghino in famiglia? I bambini dopo la comunione spariscono completamente dalla chiesa, dalla preghiera, da ogni pratica cristiana. Ci sono solo delle eccezioni, i gruppi. Quello che ancora ci salva qui in Italia sono i gruppi. Se non ci fossero i gruppi, Rinnovamento, Comunione e Liberazione, Focolarini, …. sarebbe veramente un vuoto totale, o quasi totale. Quindi, prima di tutto, sposarsi bene e poi vivere bene la vita cristiana, abituare i bambini a pregare insieme ai genitori. Infatti i bambini vedono che la preghiera non è solo per bambini o solo per adulti perché vedono mamma e papà che pregano insieme a loro. Nella mia esperienza di confessore mi è sempre capitato, senza eccezioni, che quando delle mamme e dei papà mi dicevano: “Il mio figliolo non va più in chiesa, non prega più” ed io ho chiesto loro: “Ma quando erano bambini voi pregavate insieme a loro?” Sempre mi hanno detto di no. Non li abituavano a pregare insieme a loro. La famiglia che prega è una famiglia unita, amava dire Pio XII. Il risanamento quindi comincia da lì, dallo sposarsi bene, dal vivere bene. Ci sono tante altre motivazioni, ci sono tanti altri aspetti da vedere nel matrimonio, ma uno degli aspetti fondamentali è che il matrimonio è un sacramento e quindi deve essere fatto da due persone credenti e praticanti, allora sì che la famiglia può essere una famiglia sana. Noi, cinque fratelli, non si poteva andare a letto se prima non s’erano dette le preghiere insieme, e ad intonare il rosario era il papà. Tutti i miei fratelli hanno costruito famiglie cristiane.

Domanda: Del Codice da Vinci sono stante vendute 25 milioni di copie, a qualcuno ho detto che non è bene leggerlo e mi ha risposto che non lo ha letto per curiosità, ma per essere informato. E’ giusto così?

Risposta: E’ una frase inutile perché chi prende cose velenose più o meno si avvelena. Questo è un ragionamento che non tiene; nutriti di cibi nocivi e dimmi tu se è un’esperienza.

Domanda: Satanism task force: sarà attivo dal 1° ottobre nel Lazio, il primo ambulatorio anti-sette sataniche. La task force sarà formata da un’equipe di psicologi, medici ed avvocati. Lei crede che può essere valido?

Risposta: Se ci sono persone che si riuniscono per aiutare coloro che assistono a messe sataniche, a sedute spiritiche, ben vengano. Ci sono medici, psicologi che hanno le idee giuste e cercano di allontanare le persone, quando ne sono a conoscenza, da queste pratiche che oltre al resto danneggiano la psiche e possono anche portare alla pazzia, oltre alla possibilità di finire con un male di carattere malefico.

Domanda: Mio figlio ha 17 anni e si è allontanato dalla preghiera carismatica della Comunità Maria ed ha questo dubbio: “Se Dio è Creatore unico e buono, chi ha creato il male ?”

Risposta: Il male l’ha creato il suggerimento di Satana seguito dalla libera volontà dell’uomo, per cui il male l’hanno creato gli uomini che hanno ascoltato i suggerimenti di Satana. Quando un giovane di 17-18 anni, che era nelle associazioni cattoliche, nei gruppi di preghiera, lascia tutto questo, ciò dipende sempre dalle compagnie con le quali purtroppo è venuto a contatto. Anche al giorno d’oggi resta verissimo il proverbio: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. La frequentazione di una compagnia cattiva determina l’abbandono dei principi sani ricevuti in precedenza ed è molto difficile ritornare indietro. Come è importante che i giovani siano avviati a frequentare ambienti sani, ambienti buoni in modo da conservarsi sani e puri!

Domanda: Come si allontana Satana dalla nostra vita, quando viene a turbare noi, le persone che ci sono care o anche quelle che incontriamo?

Risposta: La Bibbia ne fa addirittura una beatitudine. Beato l’uomo che fu tentato e seppe resistere, beato l’uomo che poteva fare il male e non lo fece, che poteva prevaricare e non prevaricò. La vita è una prova di fedeltà a Dio, quindi ci sono le tentazioni, tutti le subiamo, ma tutti dobbiamo avere la capacità di vincerle. In che modo si vincono le tentazioni? Occorrono due mezzi: “vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. Prima di tutto la vigilanza, tutto il nostro impegno a fuggire le occasioni, a combattere le tentazioni senza meravigliarcene. La tentazione di per sé non è peccato, è un cercare di spingerci al peccato, però non basta la nostra buona volontà, occorre anche la grazia di Dio. Vigilate e pregate. Senza la preghiera, senza l’aiuto di Dio è impossibile resistere alle tentazioni anche con tutta la nostra buona volontà.

Relazione del 27 gennaio 2007

Domanda Ricordati di santificare le feste! Qualcuno potrebbe obbiettare: io santifico la festa andando a trovare gli ammalati, facendo opere di carità.

Don Amorth: Anche questo è santificare la festa, tutta la giornata festiva dovrebbe essere giorno del Signore, quindi anche giorno di riposo, di carità, di opere di bene, come andare a trovare una persona sola, un povero… ma la Messa è indispensabile. Si celebra la domenica perché è in questo giorno che Gesù è risorto. Ci ricorda anche la nostra resurrezione. La Messa è il memoriale della morte e resurrezione di Cristo. Ci nutre prima con la Parola di Dio (le letture bibliche e l’omelia), poi con la mensa Eucaristica, la Consacrazione e la Comunione. Vedete l’importanza grande della Messa ascoltata la domenica, sapete che si può ascoltarla il sabato sera, però se si può è meglio ascoltarla la domenica. Mai trascurare la Messa. Bisogna sapersi organizzare. Tante volte sento delle mamme che hanno dei bambini piccoli “devo badare ai miei bambini”, ma possibile che tu non trovi il modo di affidare i tuoi bambini a qualcuno della famiglia o a dei parenti o a dei vicini? Trovi pure il tempo nella settimana di uscire di casa per fare delle commissioni e stare via magari due tre ore, e hai chi bada ai tuoi bambini, trovalo anche la domenica questo tempo per ascoltare la Messa. La Messa ti nutre, nutre la tua anima, è un bisogno. Nell’ultimo Congresso Eucaristico Nazionale si è usato come emblema “Non possiamo vivere senza la Domenica”. E’ la risposta data al procuratore romano da quarantanove cristiani martiri in Tunisia. Si sono fatti uccidere pur di non rinunciare alla celebrazione dell’Eucarestia in giorno di domenica.

Domanda: Ho perso mio padre da pochi giorni. Le mie domande sono: Dio dà la possibilità ai defunti di stare vicino ai propri cari che rimangono? Quando morirò rivedrò mio padre?

Don Amorth: Certamente. I nostri defunti in Dio ci seguono, non direttamente, ma in Dio, in Dio ci vedono, sono sempre con noi come non lo erano da vivi su questa terra, perché talvolta separati per ragioni di lavoro o per altre contingenze. Ora sono sempre con noi e pregano per noi; quindi, noi, se siamo cristiani dobbiamo pensare i nostri defunti come sono, vivi, e che pregano per noi. Quando saremo poi nell’altra vita certamente ci riconosceremo, però il rapporto con Dio avrà una importanza immensamente maggiore del rapporto che avremo tra di noi. Quello che conta è il rapporto con Dio; non saremo tutti uguali. San Paolo ci invita a guardare il cielo e ci dice “Guardate le stelle, tutte brillano, ma non tutte allo stesso modo.” Il nostro rapporto con Dio sarà molto più importante di quello che era sulla terra il nostro rapporto tra di noi, ma certamente ci riconosceremo, perché ognuno di noi conserva la sua personalità

Relazione di Marzo 2007

Domanda: Come fa un ragazzo a difendersi dal padre che fa magìe e cose di questo genere? E se una ragazza frequenta questo ragazzo, come può difendersi anche lei?

Don Amorth: Questa è una domanda che mi viene rivolta in tantissime lettere e da tantissime persone che mi chiamano a Radio Maria: “Come fa a difendersi un figlio da un padre satanista, da una madre che fa magìa?” Prima di tutto sia ben chiaro che Dio è immensamente più forte di satana. Prima di tutto bisogna aver chiaro questo concetto che chi sta con il Signore è più forte e chi sta con il Signore non può subire danni. Quindi l’importanza della preghiera, dei sacramenti e della certezza che se viviamo uniti a Dio, come dice San Giacomo: ”…. il male non ci può toccare, il demonio non ci può toccare”. Siamo corazzati. Come si fa ad ottenere la conversione di queste persone? Occorre veramente tanta preghiera! E’ molto difficile che chi si è dedicato alla magìa e al satanismo si converta perché ottiene notevoli vantaggi materiali (guardate quante persone vanno dai maghi e dai cartomanti e mica vanno gratis, i maghi si fanno pagare) e allora è difficile che queste persone che traggono vantaggi si convertano. Ci dice San Paolo che l’amore del danaro è la radice di tutti i mali. Quante famiglie unite, che si amavano, per questioni di eredità diventano lupi contro lupi, si mangiano a vicenda con grande profitto per gli avvocati. Nel vangelo leggiamo che un giovane va da Gesù e gli dice “Comanda a mio fratello di dividere l’eredità con me”, forse il padre era morto e questo fratello voleva tenere tutto per sé. Gesù non dà una risposta diretta, dice di non amare il danaro, di non essere attaccati al danaro, di cercare le cose del Cielo. Meglio rimetterci che perdere la pace, che creare gli odi familiari. Ricordiamo: tutto quello che abbiamo quaggiù lo lasceremo. Giobbe ci dice con tanta chiarezza “Come nudo sono uscito dal ventre di mia madre, così nudo entrerò nel ventre della terra”, come è importante rimanere uniti a Dio e mantenere la carità.

Domanda: Ci sono tre famiglie di parentela molto stretta che subiscono persecuzioni di ogni genere, fisiche, psichiche, spirituali. Oltre alle preghiere, alle benedizioni, all’Eucarestia offerta, cosa possono fare?

Don Amorth: Ci sono delle situazioni familiari veramente disastrose da tutti i punti di vista, per la salute, tutti malati, disastrosi per l’economia, si è carichi di debiti e nessuno guadagna. Se si intraprendono attività commerciali vanno sempre male. In questi casi come si fa ad avere fiducia nella provvidenza di Dio? La provvidenza sembra che arrivi tardi, ma arriva sempre e quando arriva ci si accorge che è giunta al momento giusto. Bisogna avere fiducia nella provvidenza di Dio e allora a tutto si trova rimedio, anche a una malattia inguaribile. Può accadere che uno dei familiari ha il tumore, un tumore maligno. Si offre a Dio la sofferenza, la preghiera, il sacrificio di vedere una persona cara in procinto di morire. Quante volte mi sono sentito dire da persone inchiodate a letto: “Prego continuamente, offro continuamente le mie sofferenze al Signore, sono contento dello stato in cui mi trovo e non lo cambierei con nessun altro stato”. Ecco, per arrivare lì ci vuole una grande fede e tanta preghiera. Avere tanta fiducia nella provvidenza di Dio, che come pensa ai gigli del campo ed agli uccelli dell’aria tanto più pensa a ciascuno di noi.

Domanda: Ad un signore, che adesso sta male, gli era stato predetto: “Tu starai male”. Gli è stato fatto un maleficio oppure è un caso?

Don Amorth: No, non è un caso; ci sono alcune persone che hanno avuto dei malefici per cui quando pregano, ma soprattutto quando stanno in chiesa soffrono, stanno male non ci resistono sentono il bisogno di uscire. E’ un sacrificio grande. Ci sono di quelle, e questo è un caso abbastanza comune, che stanno male fino alla comunione, poi come ricevono l’Eucarestia si sentono bene. Ci sono delle persone a cui invece è stato fatto qualche cosa che le tiene lontane dalla preghiera, dalla chiesa, dai sacramenti. Non bisogna darla vinta a Satana, bisogna sforzarsi cercando gli aiuti necessari. Tu non riesci ad andare in Chiesa? Fatti accompagnare, trova qualche familiare, qualche persona amica che ti accompagni. Non riesci ad entrare in Chiesa? Lo stesso, trova qualcuno che ti aiuti. Conosco delle persone che non riescono ad avvicinarsi al sacerdote per ricevere la Comunione se non c’è qualcuno che, senza che gli altri se ne accorgano, li spinge e li fa arrivare alla Comunione; dopo stanno bene. Quindi sapere accettare gli aiuti. Gesù durante il suo viaggio tremendo, doloroso della Via Crucis ha accettato di essere aiutato a portare la croce da Simone di Cirene, un contadino che tornava dai campi. Quel gesto, fatto certamente malvolentieri (costrinsero un uomo di Cirene a portare la croce dietro di Lui), è stato una benedizione per lui e per la sua famiglia, tanto che Marco nel riferire questo fatto ci parla di lui come padre di due persone note nella comunità cristiana. Si vede che tutta la famiglia si era convertita. Ecco sapersi fare aiutare, poi un po’ per volta si arriva a superare la difficoltà e a fare da soli.

Domanda: Il potere del diavolo è illimitato ?

Don Amorth: Il potere del diavolo è limitato da Dio. Conosco una persona che ha una persecuzione malefica tremenda. Una volta, non sa se in visione o in sogno, ha visto Gesù che gli ha fatto intorno un cerchio e gli ha detto: “Oltre questo segno non possono passare”. Quindi dice: “Io so che ci sono delle persone che mi fanno dei malefici, però so che oltre quel segno stabilito da Dio non possono passare”. Avete in mente l’esempio di Giobbe? Il diavolo prima lo riduce in povertà, poi malato che deve con un coccio grattarsi le piaghe che ha in tutto il corpo. Però Dio aveva detto a Satana: “Sì, ti permetto di tormentarlo, ma di non toccargli la vita”. Gli ha messo il limite. Il demonio ha poteri limitati, solo Dio comanda e se permette le attività del demonio le permette per la nostra salvezza. Prima di tutto quell’attività a cui tutti siamo soggetti, la tentazione. Anche Gesù facendosi uomo, ha accettato di essere tentato dal demonio. La Bibbia addirittura ne fa una beatitudine “beato l’uomo che fu tentato e seppe resistere, beato l’uomo che poté fare il male e non lo fece, beato l’uomo che poté prevaricare e non prevaricò”. Che merito si ha se non si commette il male perché non c’è alcuna possibilità di farlo? Ecco il significato del “non ci indurre in tentazione” del Padre Nostro: “fa che non cediamo alle tentazioni”. E’ sbagliata la traduzione non ci indurre in tentazione perché Dio non tenta nessuno. Noi chiediamo la forza di resistere alle tentazioni e di vincerle. Il demonio ha dei poteri che fin nei minimi dettagli sono sotto il controllo di Dio. San Paolo ci dice: “Mai permette che siamo tentati al di sopra delle nostre forze”. Il Signore non lo permette, abbiamo sempre la forza di vincere, però dobbiamo lottare. Padre Pio è stato battuto dal demonio tutti i giorni della sua vita, battuto a sangue, ma ci teneva a ripetere: “Ho sempre vinto io” perché non ha mai ceduto alle tentazioni del demonio anche se ne subiva le sofferenze.

Domanda: Quali sono le armi più potenti per sconfiggere il diavolo?

Don Amorth: La preghiera e la volontà di osservare le leggi di Dio. Ricordate quel giovane che va da Gesù e gli chiede come si fa ad andare in Paradiso? E’ una richiesta tanto importante perché alla fine della vita le sentenze sono due, non c’è una via di mezzo o “venite da me benedetti alla felicità eterna” oppure “via da me maledetti al fuoco eterno”. Non c’è una terza via. “Come si fa ad andare in Paradiso?” “Osserva i Comandamenti”. Mi sono laureato in giurisprudenza: migliaia e migliaia di leggi… gli uomini sono fatti apposta per complicare le cose, Dio è semplice: dieci Comandamenti, ma gravi tutti e dieci. I comandamenti a cui si manca più spesso sono il primo, il terzo ed il sesto. Osservando i Comandamenti si è certi di salvarsi. Come si fa ad osservare i Comandamenti? Con le nostre sole forze non è possibile, occorre l’aiuto di Dio: ecco la necessità della preghiera. Gesù nell’orto dice agli apostoli: “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. Quella frase che una volta era tanto conosciuta e ripetuta da Sant’ Alfonso de’ Liguori “Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna” io la faccio dire in prima persona “se io prego certamente mi salvo, se non prego certamente mi danno”, infatti se io prego ho da Dio le grazie per vincere le tentazioni.

Relazione del 26 Maggio 2007

Domanda: Ho notato, con molta paura, che più mi avvicino a Dio ed ai suoi misteri, più il male si accanisce sulla persona più debole delle mia famiglia, che è lontana da Dio. Da questo dipende la sua debolezza? In questo caso come difendere questa persona che non prega e non si vuole far aiutare? Una madre.

Don Amorth: E’ il dolore di tante mamme di avere un figlio, una figlia lontani da Dio ed è un dolore anche per certi figli vedere uno dei genitori lontano da Dio. Cosa debbono fare? L’esempio prima di tutto! E’ importante, e oggi manca, abituarsi alla preghiera familiare fin da piccoli e proseguire anche da grandi. Ho conosciuto e conosco varie famiglie in cui hanno cominciato tutti, genitori e bambini, a pregare insieme in casa man mano che crescevano ed hanno continuato sino ad oggi anche se i figli sono diventati grandi. Oggi molte volte questo non c’è, la preghiera in famiglia è sparita. Un tempo era rarissimo che una donna lavorasse; le donne facevano le mamme. Oggi invece molte volte diventa necessario che la donna lavori. Accade allora che i bambini crescono da soli, trovano i compagni e fanno quello che fanno i compagni. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” la salvezza della gioventù è quella di frequentare gruppi buoni in cui ci sono compagni buoni. Lo sfacelo è incontrarsi anche con un solo compagno cattivo, li rovina. Cosa bisogna fare in questi casi? Il buon esempio senza dubbio è sempre fondamentale. In questi giorni mi è capitata una mamma con dei figlioli ai quali ho chiesto se vanno a messa ogni domenica. Mi hanno detto “ un po’ sì ed un po’ no”, ed allora ho chiesto alla mamma: “E lei ci va a messa la Domenica?” mi ha risposto “Un po’ sì ed un po’ no”. Vedete allora che manca proprio l’esempio; prima di tutto è importante la testimonianza. Perché l’esempio sia completo è necessario che padre e madre preghino insieme con i loro figlioli. Accennavo un’altra volta a quella ragazza che andando da Padre Pio diceva: “Padre Pio sono fidanzata, ci vogliamo bene, ci rispettiamo, siamo decisi a sposarci, solo che lui è credente, ma non è praticante”. Padre Pio è stato inesorabile: “Lascialo! Come vuoi formare una famiglia cristiana se i genitori non sono tutti e due credenti e praticanti?” Voi vedete anche lo sfascio di tante famiglie, genitori che anche dopo tanti anni di matrimonio si separano perché non c’è Dio a cementare la loro unione. “L’uomo non divida ciò che Dio ha unito”, non rispettano più le leggi di Dio e allora si arriva anche alla separazione. Come può fare una mamma che ha il figlio che non prega? Con il buon esempio e le raccomandazioni. Vedete come la Madonna non si stanca di ripeterci sempre le stesse cose “Pregate, pregate, pregate” ed anche una mamma non deve stancarsi di dare buoni consigli e buoni ammonimenti. Raccomandarci alla misericordia di Dio perché senza la Sua misericordia non siamo buoni a niente.

Testimonianza: Mi chiamo Ida e vorrei dare gloria al Signore per le sue immense meraviglie. Alla fine dello scorso agosto iniziò una grande sofferenza per la mia famiglia: mia figlia rimase incinta. Voi mi direte “che cosa bella!”, ma non fu così . Andai io a ritirare le prime analisi ed il medico del laboratorio, molto preoccupato, disse di aver ripetuto gli esami per due volte in due centri diversi, ma in entrambi i casi risultava un virus che avrebbe potuto provocare gravi malformazioni al feto. Parlando con il medico curante ci disse che sarebbe stato meglio abortire visto che la gravidanza era appena all’inizio e vedendo in me, grazie alla mia fede, la fermezza di consigliare mia figlia a proseguire la gravidanza, mi rimproverò parlandomi di diritto morale e civile nell’evitare di mettere al mondo un handicappato. Dello stesso parere era anche la maggior parte dei parenti e degli amici. Prenotai una visita ginecologica privata, ma fu un’ulteriore delusione, così mi recai in chiesa a pregare: era l’unico modo per poter salvare tutto. Cominciai a fare ore di adorazione, sette messe allo Spirito Santo, sacrifici infiniti, fino a quando il 4 Maggio ero certa che Dio mi aveva esaudito. Il 4 maggio è nato un bambino bellissimo e sano. Ora voglio dire a ciascuno di voi: continuate a pregare e siate perseveranti, perché Dio ascolta sempre le nostre preghiere.

Don Amorth : E’ un episodio che fa pensare perché è piuttosto frequente. Molte volte una giovane madre viene sollecitata dai genitori stessi, dai medici, dagli amici, dalle amiche ad abortire. L’aborto è un delitto, prega invece perché quel figlio nasca sano nonostante le previsioni dei medici: tante volte avviene che il bimbo nasce sano, e se non nasce sano vuol dire che quella sarà una croce che tu porterai e che ti otterrà tante grazie da Dio, ma mai si può uccidere! Quinto comandamento “Non uccidere” anche se purtroppo quasi tutti gli Stati, i cosidetti vecchi Stati cattolici, Italia, Francia, Spagna, Portogallo hanno previsto nelle loro leggi la possibilità di abortire. E’ un omicidio e non importa niente che da un punto di vista legale sia considerato una cosa lecita, di fronte a Dio non lo è. E’ tanto bello quello che abbiamo sentito, questa donna che non ascolta le voci dei familiari, amici, medici, ma ascolta la voce di Dio e prega, prega, prega, e nasce un bambino sanissimo. Io mi sono trovato contemporaneamente a che fare con due casi, uno era un bambino ed uno era una bambina. I medici in tutti e due i casi consigliavano l’aborto perché assicuravano che il bambino e la bambina sarebbero nati malformati. Sono nati due splendidi figlioli. Fidiamoci di Dio, però preghiamo con insistenza perché il Signore non resiste alla preghiera fatta con fede, con vera fede.

Domanda: Mio marito è un finanziere. Durante un controllo ha trovato nel giardino dell’abitazione controllata, tanto oppio. Ha sequestrato l’oppio. Poi ha visto sotto una campana una scultura rappresentante la testa di satana; ha inoltre trovato dei fucili che non erano stati registrati ed ha sequestrato anche quelli. La persona è stata incarcerata ed ha maledetto mio marito. Da quel giorno sta sempre male.

Don Amorth: Si deve sempre fare il proprio dovere, anche se ciò comporta dei rischi. Le maledizioni date con vera perfidia satanica è possibile che attecchiscano, … c’è la grazia di Dio, c’è Dio che limita ogni potere di Satana, però è possibile che attecchiscano.

Domanda: Nel caso che attecchiscano, non è possibile annullarle con le benedizioni?.

Don Amorth: Certo, lo dice anche la Bibbia: le benedizioni scacciano via le maledizioni. Qual è il mestiere degli esorcisti? È cancellare quello che viene compiuto di male contro le persone. Ci si riesce, altroché se ci si riesce, soprattutto quando le persone collaborano, con tanta fede, tanta preghiera e la frequenza ai sacramenti.

Domanda: E’ un periodo di tempo che nel quartiere dove abito vedo agli angoli dei palazzi, per terra, dei segni fatti con gesso bianco rappresentanti ferri di cavallo, semicerchi, grandi “G”. Vorrei sapere: hanno qualche relazione col satanismo, cosa possiamo fare, è pericoloso camminarci sopra?

Don Amorth: No, non è pericoloso, direi che la cosa migliore è infischiarsene. Raccomandarsi al Signore e non dare alcuna importanza. Cose simili possono accadere: “Ho trovato davanti alla porta un’arancia piena di spilli!” Buttala via e non pensarci più.

Domanda: Il Limbo è stato abolito?

Don Amorth : Non è il Limbo che è stato abolito; il Limbo non è mai esistito. Qual è la sorte dei bambini che muoiono senza il battesimo, sia figli abortiti, sia figli che muoiono di morte naturale? Il primo che si è posto il problema è stato Sant’Agostino, il quale pensava che non avendo il battesimo andavano all’inferno con un minimo di pena. Per secoli si è predicato che i bambini che morivano senza battesimo andavano all’inferno. Poi, nel medioevo, i teologi hanno detto che è assurdo applicare ai bambini il peccato di Adamo e non applicare la redenzione di Cristo. Si è detto che andavano nel Limbo, perché non potevano andare all’Inferno, essendo senza peccati, non in Paradiso perché non avevano il battesimo. Il Limbo è un’invenzione, di esso la Bibbia non parla affatto. Ci sono Dogmi di Fede che affermano che Dio dà a tutti le grazie necessarie per salvarsi. Il nuovo Catechismo dice che i bambini che muoiono senza battesimo sono da affidare al Signore. Non sappiamo come il Signore tratterà questo problema, per cui è meglio dire non lo sappiamo piuttosto che inventare una cosa che non esiste. Mi ricordo che un teologo, Padre Hering diceva che il limbo è stato inventato dai teologi. Quando una mamma mi dice di aver perso un bimbo durante la gestazione e mi chiede cosa deve fare, io rispondo: è’ una vita immortale, dagli un nome, fagli celebrare una messa ed affidalo alla misericordia di Dio, che penserà a rimediare a quelle cose a cui i teologi non sanno rimediare.

Relazione del 30 Giugno 2007

Domanda: Don Amorth, ho una zia, sorella di mio padre, molto religiosa, che pratica una forma di guarigione che mi suscita molti dubbi e perplessità. Molte persone si rivolgono a lei quando hanno fortissimi mal di testa, e lei allora prende una qualunque chiave, e con questa si fa il segno della Croce e poi dice una preghiera. Il mal di testa sparisce. Tengo a precisare che non si fa pagare, che cosa ne pensa lei?

Don Amorth: Magìa, magìa, stiamo lontani da questa gente, perché ricordiamoci che il demonio può fare tante cose buone per attirare a sé e poi porta altrove. Può accadere che delle persone sentano delle voci che le spingono ad agire bene, a frequentare la Chiesa. Poi, magari dopo anni che la voce insegnava a pregare, a fare opere buone, ha cominciato a bestemmiare, a spingere al male. Il demonio si accaparra la fiducia della persona e poi la porta altrove. Voi capite benissimo che una chiave non può far mandare via il mal di testa!

Domanda: Le persone che non credono, che sono lontane dalla Chiesa, e avversano in tutti i modi Medjugorje, il Papa, sono persone disturbate o sono persone che non hanno la grazia?

Don Amorth: Sono persone che non ascoltano la parola di Dio, persone che non pregano, persone che non leggono la Bibbia, in particolare il Vangelo. La fede si alimenta con la preghiera e con la Parola di Dio. E’ importante andare a Messa e ascoltarla con vera attenzione. La Messa prima ci nutre con la Parola di Dio, tre letture bibliche da leggere con attenzione e cercare di approfondire, (qualche volta qualcuno mette il foglietto in tasca per poi tornare a rileggerlo a casa sua) e poi con il Corpo di Cristo. La fede così facendo si consolida, ma senza preghiera e senza approfondimento continuo della Parola di Dio la fede si perde. E’ importante poi la preghiera in famiglia, è necessario che i genitori preghino con i figli sia quando sono piccoli che quando sono grandi: pregare con tutti e due i genitori. Padre Pio esigeva che i coniugi fossero entrambi credenti e praticanti. Diceva “come si fa a fare una famiglia cristiana se gli sposi non sono credenti e praticanti?” Tante volte, anche a Radio Maria mi fanno questa domanda: “cosa posso fare per mio figlio che non prega più, non va più in Chiesa, mia figlia di 20 anni che è andata a convivere con un uomo divorziato di 60 anni. Prima era tutta chiesa e casa, adesso ha smesso di pregare, ha smesso di andare in Chiesa, a Messa, ha perso tutto, cosa si può fare?” Sono tempi difficili, cercare una qualche buona amica che l’avvicini, o un sacerdote in cui lei aveva già fiducia e stima, cercare di convincere queste persone ad andare per esempio a Lourdes, non da soli, ma con un pellegrinaggio in cui ci sia l’atmosfera di preghiera. Ricordo sempre una delle prime volte che andai a Lourdes quando lungo le strade della cittadina si vedeva la gente con la corona in mano, che pregava camminando. Un uomo grande e grosso si fermò davanti a me con la sua corona per dirmi: “Oh se al mio paese sapessero che io cammino per strada con la corona in mano dicendo il Rosario, senza curarmi di quelli che mi vedono, come sarebbero sbalorditi perché non mi hanno mai visto andare in Chiesa….” Queste sono le testimonianze. Anche i preti devono dare testimonianza. Io ce l’ho con quei preti che non hanno più l’abito talare o il clergyman, che vanno vestiti da borghesi, senza neppure una crocetta. Sapete che c’è crisi di clero? Voi sapete che ci sono i seminari vuoti? Voi sapete che qui verso la via Aurelia c’è un istituto dei Crociati di Cristo dove hanno 450 chierici e in altro caseggiato ci sono 150 professi. Ho chiesto a un padre vocazionista: “come vanno le vocazioni a casa vostra?” “A gonfie vele”. Voi vedete invece gli istituti di preti, di suore, di frati che chiudono i battenti. Questi sacerdoti sono orgogliosi di portare l’abito talare perché anche quello è una predica, una testimonianza, anche se si suda un po’, come è una testimonianza ogni volta che voi avete il coraggio di pregare in pubblico. Padre Peiton, quest’americano e apostolo del Rosario in famiglia diceva: “Se sei in un negozio dove aspetti il tuo turno per fare la spesa, dì un mistero di Rosario, sei davanti alla fermata del pullman che tarda a venire, sgrana il Rosario, e che la gente veda che tu sgrani il Rosario. Io mi sono sempre abituato sin da ragazzo, prima di farmi prete, andando in treno o nei vari viaggi, ecc.., a tirar fuori il Rosario mentre la gente sta li ad annoiarsi aspettando l’arrivo dei treni. Molte volte ho avuto delle persone che mi hanno avvicinato e mi hanno detto: “Oh com’è bravo lei!” Ossia ho visto che anche quella era una testimonianza che è il primo requisito per renderci veramente utili, sapendo che ognuno di noi è importante nel piano di Dio.

Testimonianza: Una signora, prima di andare a Medjugorje, ha sofferto molto di solitudine, di crisi depressive, di angosce. E’ andata a Medjugorje nel mese di maggio, è tornata ed è felice, piena di gioia, le è passato tutto.

Don Amorth: Brava, che il Signore la benedica e le dia sempre gioia, anche quando c’è motivo di sofferenza perché per il cristiano è possibile il dolore, ma non è possibile la tristezza. Tutte le vie che portano al Paradiso passano attraverso il Calvario, ma non è possibile né la tristezza né la malinconia. Grazie.

Relazione del 28 luglio 2007

Domanda : Sono una mamma ed espongo subito il mio problema. Mio figlio da quando è nato, ed ora sono ormai tre anni, soffre di riflussi gastroesofagei. I medici non sanno più cosa fare. Ormai sono tanti i pediatri che lo hanno visitato, ma nessuno riesce a capire, nonostante le cure mediche continue ed esami strumentali. Mangia e vomita. Lei pensa che gli abbiano fatto qualcosa sin dal grembo materno? Come posso fare a sapere? Come posso continuare con questa angoscia e con questo strazio? E’ terribile vederlo soffrire così senza poter fare niente e non sapere neppure se potrà mai guarire. Mi aiuti, don Amorth, con la preghiera e aiutatemi anche voi.

Don Amorth: E’ impossibile rispondere alla sua domanda, però preghiamo tutti e teniamo a cuore questo caso perché la preghiera può tutto. (Inoltre don Amorth ha benedetto la mamma e gli indumenti del suo bambino).

Domanda: In Francia hanno descritto come una bomba il libro-intervista all’Abbé Pierre. A 93 anni lui, figura carismatica, fondatore di Emmaus (movimento laico di solidarietà per l’aiuto a senzatetto ed emarginati) affronta con parole semplici, ma audaci, tutti i “tabù” del rapporto Chiesa-sesso. Lo fa in modo fragoroso nel libro “Dio mio… perché?” Si dice favorevole al sacerdozio delle donne, al riconoscimento delle coppie omosessuali. “Non ho mai capito – dice – perché Giovanni Paolo II e Ratzinger hanno affermato che mai la Chiesa avrebbe ordinato delle donne”. E per gli omosessuali – continua – “Capisco il loro desiderio. Non si vuole parlare di matrimonio. Si può parlare di unione”. E per Gesù e la Maddalena sostiene che: “Può scandalizzare qualcuno, ma niente mi spinge a credere che Gesù sia stato sposato o abbia avuto una relazione carnale con una donna”. Che cosa può dire?

Don Amorth: A 93 anni ha la testa svitata. E’ possibile arrivare vecchi ed essere più ignoranti di un bambino. Essere vecchi e avere disimparato il Catechismo, avere disimparato il Vangelo e avere disimparato gli insegnamenti della Chiesa. Quindi vuol dire che dobbiamo tutti stare attenti perché ciò che è capitato a lui può capitare anche a noi. E quindi vuol dire che dobbiamo sempre istruirci, pregare, stare fedeli agli insegnamenti che la Chiesa ci dà.

Domanda: Una mamma mi diceva mentre venivamo qui: “Io ho le mie figlie che si dicono disorientate per tutto quello che succede nella società e nella Chiesa e si domandano: “A chi credere?” Cosa rispondere?

Don Amorth: Guardate che il Cristianesimo è nato duemila anni fa in un mondo pagano. Quindi in un mondo in cui tutti questi mali c’erano e Gesù come ha sostenuto i Suoi? Li ha sostenuti con quella preghiera al Padre: “Padre, Ti prego, non di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal male”. Credere in Dio anche in un mondo in cui c’è tanta confusione; in un mondo in cui sono presenti le famiglie disgregate, ci sono anche tante famiglie buone, tante famiglie che pregano. Ecco, è possibile anche in questo mondo vivere da cristiani, perché è in questo mondo che dobbiamo santificarci e dare la nostra testimonianza cristiana.

Domanda: Che cosa pensa la Chiesa della medicina olistica e del metodo di cura Reiki?

Don Amorth : Sul reiki, senza dubbio, sono negativo al massimo, perché lo conosco e l’altra invece non la conosco. Occorre avere molto buon senso. La medicina ufficiale è sempre quella più sicura. Ci sono altre forme di medicine, che se studiate a fondo se ne vedono gli effetti e da questi si giudicano. Sia lodato Gesù Cristo!

Relazione del 25 agosto 2007

Domanda: Cosa significa: “Non date le perle ai porci?”

Don Amorth: Ecco il significato: Non date le cose preziose a chi non è in grado di apprezzarle. Vuol dire che per tante persone possiamo soltanto pregare. Quante mamme mi dicono che hanno i loro figlioli che non vanno più in Chiesa, non pregano più, stanno sempre attaccati alla televisione o ad internet. Alle volte l’unica cosa che si può fare è pregare, pregare, pregare! Insistere, costringere, per così dire, ad andare a Messa e fare la Comunione , no, se uno non lo fa con le dovute disposizioni è veramente buttare le perle ai porci. Quindi bisogna avere la saggezza di dare a ognuno ciò che è in grado di comprendere, ciò che è in grado di penetrare in lui e di trasformargli la vita.

Domanda: C’è un bambino piccolissimo che si suppone abbia qualche maleficio. Per poterlo esorcizzare bisogna passare prima dal Vescovo per chiedere il permesso, visto che è un bambino, oppure non ce n’è bisogno?

Don Amorth : Non ce n’è alcun bisogno, uno può andare e rivolgersi a un esorcista, a un sacerdote, a un gruppo di preghiera del Rinnovamento. Non c’è alcun bisogno del permesso del Vescovo, mai. Uno può andare dove vuole, però attenzione! Ci sono molte persone che hanno la paura di aver avuto dei malefici, mentre in realtà non hanno nulla. Come fanno a togliersi questo dubbio? Normalmente con la preghiera e con i Sacramenti. E’ bene anche pregare con qualche gruppo di preghiera.

Domanda: Come è possibile sapere se c’è stato un maleficio? Se una persona è stata colpita, come si può liberare? In parte Lei ha già risposto, mi sembra.

Don Amorth: Lo si vede dalle sofferenze e dal fatto che nessun medico e nessuna medicina riescono ad attenuare. In questi casi può venire il dubbio, e qualche volta potrebbe venire anche ai medici, se sono credenti. C’è qui a Roma qualche psichiatra che mi ha mandato dei pazienti e, a dire il vero, non ci ho trovato alcunché di malefico. Probabilmente si trattava di un male che la medicina non è ancora riuscita a diagnosticare e a guarire. Se c’è un maleficio spesso lo si capisce da sé, dalle sofferenze che si hanno e dai momenti in cui queste si manifestano. Una ragazza di 17 anni, non riusciva più né a pregare, né ad andare in Chiesa. Come vi entrava, cadeva in terra svenuta. Qui ci sono dei motivi oggettivi, non è una questione di suggestione. Ci sono persone che non possono accostarsi alla Comunione se non sono accompagnate. A volte la madre spingeva la figlia disturbata a fare la Comunione , la metteva in fila e dopo la Comunione , la figlia stava benissimo. In questi casi vuol dire che c’è qualcosa che non va, e allora si incomincia prima di tutto, intensificando la preghiera. Non dimentichiamo che la Confessione è più forte dell’esorcismo, è bene quindi intensificare le Confessioni, le Comunioni, il Rosario. Alle persone che vengono da me per prima cosa dico di intensificare la preghiera, poi farò l’esorcismo. Dico: “Tu vai a Messa tutte le domeniche?”, “No, Padre, ci vado saltuariamente”. “Incomincia ad andare a Messa tutte le domeniche, poi torna fra tre mesi, quando sarai andato a Messa tutte le domeniche e avrai recitato il Rosario tutti i giorni, quando tutti i giorni hai fatto almeno una visita in Chiesa. Tra tre mesi, quando a-vrai fatto tutte queste cose, ci risentiamo”. Ecco come si fa a capire.

Domanda: La Corona del Rosario portata al collo, il demonio la vede anche se coperta dai vestiti?

Don Amorth: Certamente il demonio vede la Corona del Rosario al collo e ne ha paura, ne ha il terrore. Una volta il demonio a una carismatica ha detto: “Se le persone sapessero l’importanza e la forza del Rosario, per me sarebbe finita, non potrei più fare niente”. E’ la preghiera più gradita alla Madonna. Il Rosario è il compendio di tutto il Vangelo (Paolo VI). In realtà non era così, perchè si passava dal quinto mistero Gaudioso, lo smarrimento di Gesù nel Tempio, al primo mistero doloroso, l’orazione di Gesù nell’orto. Veniva saltata tutta la vita pubblica di Gesù, che invece adesso c’è con i Misteri della Luce, scelti con grande cura da papa Giovanni Paolo II°. Primo mistero: Il Battesimo di Gesù nel Giordano. E’ l’inizio della Sua vita pubblica. Secondo mistero: Le nozze di Cana. Il primo miracolo di Gesù che avviene per l’intervento di Maria ci fa capire come la Madonna prevede le nostre necessità e ci da le grazie di cui abbiamo bisogno, anche quando noi non le chiediamo. Le Sue parole ai servitori: “Fate quello che vi dirà” sono un’esortazione per gli uomini di ogni tempo. Terzo mistero: L’annuncio del Regno. E’ forse il mistero più denso. Possiamo riflettere sulla predicazione di Gesù, meditare una parabola, pensare alle beatitudini, ai Suoi miracoli, agli esempi che ci ha dato di umiltà, quando ha lavato i piedi agli apostoli, alle liberazioni dal demonio… Naturalmente ci soffermeremo su un solo aspetto di quelli accennati. Quarto mistero: La Trasfigurazione. I discepoli hanno visto la gloria del Signore risorto perché potessero sopportare lo scandalo della croce. Quinto mistero: L’istituzione dell’Eucarestia, l’ultimo grande atto di Gesù prima della Passione.

Domanda: Quando la maledizione viene dai genitori, sappiamo che è una cosa terribile, ma vorrei sapere cosa avviene quando sono i figli che maledicono i genitori.

Don Amorth: Se una maledizione tra consanguinei, per esempio genitori che maledicono i figli, o anche figli che maledicono i genitori, è fatta con vera perfidia diabolica, questa maledizione agisce. La maledizione fatta veramente con animo satanico e diabolico ha le sue conseguenze eterne. Gli esorcismi non riescono a toglierle, e neppure la morte di colui che l’ha fatta. Gli effetti della maledizione contiuano. Una volta è venuto da me un medico che mi ha fatto vedere le sue gambe completamente martoriate a causa di numerose operazioni; poi mi ha mostrato la sua fotografia di quando aveva otto anni e mi ha raccontato la sua storia. Suo padre era un giovane molto intelligente, bravo, deciso a sposarsi, a formare una famiglia e aveva la madre che invece voleva a tutti i costi che si facesse prete costringendolo anche con la violenza. Si è trovato costretto ad andare via di casa, lasciando la Calabria per venire a Roma. Si è laureato in giurisprudenza, è diventato un avvocato famoso, si è sposato, ha avuto un figlio. Quando questo figlio aveva 8 anni decise di mandare una sua fotografia a sua madre, pensando che si sarebbe commossa alla vista del nipotino e che finalmente sarebbe tornata la pace tra di loro dopo tanti anni. Invece la madre, veramente perfida, ricevuta la foto di questo bambino, ha fatto pervenire al figlio questa maledizione: “Le gambe di questo bambino saranno sempre sofferenti e tu morirai nel letto in cui sei nato”. La madre è morta. Dopo molti anni è morto anche un amico di questo grande avvocato, che ha deciso di andare al suo funerale in Calabria. In cuor suo pensava di non andare assolutamente a casa della madre. Sceso dal treno si è sentito male, gli amici e i vicini lo hanno assistito e non conoscendo il suo proposito, lo hanno portato a casa sua, dove quella stessa notte è morto nel letto in cui era nato. Ecco che cosa può fare una maledizione quando è veramente diabolica. Quest’uomo, che parlò con me, era un medico con famiglia. Gli ho detto: “A lei non resta che perdonare sua nonna, perdonarle di cuore, pregare e offrire al Signore tutte queste sofferenze che lei ha avuto e tutte le sofferenze che avrà”.

Relazione del 25 settembre 2007

Domanda: Una signora anziana, autonoma, vive da sola, non si suggestiona facilmente e nella sua casa sente delle presenze, dei corpi piombare sul letto, senza vedere nessuno, lei si spaventa, prega e passa, dopo un pò di tempo si ripresenta la cosa.

Don Amorth: Sono fatti così comuni che uno magari sente dei rumori, vede delle ombre, che si sente toccare, ha l’impressione di una persona che gli sia vicino sul letto o addirittura su di lei, sono cose passeggere ma di una certa frequenza, cosa di deve fare? Guardate, tante volte è frutto di suggestione, è frutto di paure, tante volte non c’è assolutamente niente, in ogni caso pregare, una mi diceva che quando arrivano queste cose si sente così immobilizzata da non riuscire a pregare, prega lentamente che cosa? Un Padre Nostro, una Ave Maria, invocare Gesù, invocare Maria, è così semplice,e se ci fosse veramente qualche cosa di reale sparirebbe subito, se non sparisce subito vuol dire che è fantasia, è suggestione, è paura che rafforza le ombre.

Domanda: Don Amorth, vorrei sapere come posso fare per distogliere dall’Induismo una mia amica che è contemporaneamente cristiana e poi pratica lo yoga anche come filosofia, prega i mantra, tiene corsi di punti segreti ed è diventata vegetariana, io ho provato a dirle che dietro lo yoga c’è il nemico, ma non mi da ascolto, dice che non c’è nulla di male e che tutte le religioni sono uguali, portano cioè a Dio.

Don Amorth: Solo Gesù porta a Dio, e Lui lo dice chiaramente, si va al Padre se non per mezzo Mio, tutte le religioni sono uguali, non è affatto vero, solo la religione rivelata da Dio e predicata da Gesù è l’unica vera religione, a quell’altra domanda inerente allo yoga, io direi non si può servire due padroni, intendiamoci, riguardo alla pluralità delle religioni io la vedo così, se uno nasce per esempio in India in una famiglia Induista, insegnano la religione indù che viva onestamente che viva la sua fede, non gli faccio nessuna colpa, come chi nasce in Cina vive la religione del posto, la religione di famiglia, lo comprendo, ma per uno che è cristiano, che conosce il Vangelo, che conosce Gesù Cristo, che passi ad un’altra religione, questo proprio non lo capisco, questo non lo giustifico, bisogna ringraziare Dio di essere nati in una nazione in cui si parla e si può conoscere Gesù, non in una nazione in cui non se ne mai sentito parlare e non si sa chi sia, ringraziamo il Signore di questo dono e siamo fedeli a questo dono, non è vero che tutte le religioni sono uguali, sarebbero in contraddizione tra di loro, non è vero, la religione vera, unica è quella rivelata da Dio, facevo questo esempio a Perugia in cui cerano studenti di varie nazioni, immaginavo tre ragazze che vivevano insieme, sapete come fanno gli studenti, affittano magari un’appartamento e poi ci stanno in tre, quattro, cinque, per dividersi le spese, queste tre una cristiana, una maomettana, una induista, dicono vediamo quali delle tre religioni è quella vera, la religione che rende più santi, analizzando le cose obiettivamente vedono che in ogni una delle religioni ci sono dei santi e ci sono delle canaglie, questo non è un concetto sufficiente per capire quale è la vera religione, allora pensano che la vera religione è quella più bella, e ognuna delle tre cerca di descrivere magnificando la propria religione, vedono che anche questo criterio non basta perché ognuno resta del suo parere e restano discordi, come si fa? Mentre si trovano così imbarazzate entra nella loro stanza Gesù e dice: Io sono il figlio di Dio, vi insegno io quale è la vera religione, e parla naturalmente del cristianesimo, la vera religione è quella insegnata da Dio, quelle religioni invece a cui sono arrivati gli uomini o i filosofi, possono anche essere buone, possono anche fare del bene, ma non sono la vera religione, solo quella rivelata è vera religione.

Domanda: Io non ho malefici particolari, solo qualche piccola cosa così, però da molti e molti anni soffro da incomprensione, non c’è una cosa che mi vada bene, non c’è mai un attimo di tregua nella mia vita, cosa può significare questo, mi hanno fatto qualche maleficio? E se sì, come faccio a capire?

Don Amorth: uno non deve mai pensare ai malefici, uno vede che tutte le cose gli vanno storte, è vero, ci sono delle persone più fortunate e delle persone più sfortunate, come ci sono delle persone che hanno più salute e delle persone che hanno meno salute, ci sono delle persone più intelligenti e delle persone meno intelligenti, cosa si deve dire? Si deve dire: Signore grazie che mi hai creato, so che la mia vita anche se ci sono sofferenze, contrarietà, delusioni, se io mi salvo l’anima la mia vita è un grande successo, se invece mi danno l’anima, anche se tutto mi va liscio, se raggiungo posizioni di prestigio, se vengo mirato dalle persone, se vengo esaltato, se tutto mi va bene, se non mi salvo l’anima la mia vita è un completo fallimento, quindi uno dice: Signore aiutami, un ammalato chiede di guarire, però dice sempre quello che ci ha insegnato Gesù nell’orazione dell’orto: Se è possibile passi da me questo calice. Cari miei, aveva paura anche Lui della passione, se è possibile esonerami, ma si faccia come vuoi Tu e non come voglio io, se noi abbiamo bene impresso che il vero successo della vita è fare la volontà di Dio, accettare la volontà di Dio, qualunque essa sia, molte volte la volontà di Dio è quella che ci costa di più, Signore sia fatta la Tua volontà, ecco qual è l’atteggiamento che dobbiamo avere, San Paolo ci dice: Ho imparato ad essere nella miseria ed a essere nell’abbondanza, ad essere al caldo e ad essere al freddo, a soffrire la fame, tutto ha imparato, ogni volta ha sempre detto: Signore ti ringrazio, questo è quello che dobbiamo dire noi accettando sempre la volontà di Dio, perché solo la mia volontà può opporsi alla volontà di Dio, tutte le altre circostanze, anche la volontà delle persone che mi stanno intorno, o che mi comandano noi le accettiamo come volontà permessa da Dio quindi diciamo Signore ti ringrazio. Mi ricordo che quando, adesso non vedo più la macchina, quando compii 80 anni smisi, ma ne ho fatte tante, oltre 50 anni di, e mi piaceva andare forte, e quando mi trovavo infilato ad andare piano dietro a delle macchine che andavano piano e senza la possibilità di poter fare il sorpasso, dicevo: Signore ti ringrazio che mi costringi ad avere pazienza perché io non ce l’avrei. Ti ringrazio perché mi costringi ad avere pazienza e mi sono abituato quando qualcuno mi tagliava la strada a fare un sorriso, Signore ti ringrazio. Una volta mentre facevo una piccola salita, mi sono trovato nella mia corsia, arrivato in cima mi sono trovato muso a muso con una camionetta, ci siamo riusciti a frenare tutti e due, quella lì aveva cambiato corsia, era entrata nella corsia sbagliata, lui mi ha fatto un gesto come dire eh, io gli ho fatto un sorriso e gli ho detto: stai tranquillo. Mica arrabbiarsi, alle volte ho visto degli autisti scendono dalla macchina, litigano, si arrabbiano fra di loro, ma no, cerchiamo sempre di avere sempre il sorriso, di avere sempre il buon umore di fronte a qualunque circostanza dalla vita accettandola come il Signore.

Domanda: Ho vissuto per tanti anni con problemi psicologici e con tutte le conseguenze che ho avuto, da circa due anni ho trovato Gesù, tutti i miei problemi sono svaniti e sto benissimo.

Don Amorth: Quando uno trova Gesù trova quello che il Vangelo dice: Il tesoro nascosto, la Perla Preziosissima , per cui uno vende tutto, un intenditore pur di comperare quella perla preziosissima, il tesoro nascosto, vende tutto pur di comperare quel tanto, perché allora la legge era che se uno trovava nel suo campo un tesoro, quel tesoro era suo, il fisco non ci metteva il becco, oggi no, le cose sono un po’ cambiate, ecco, lo dice il Vangelo, il tesoro nascosto, la perla preziosa è Gesù, quando uno trova Gesù è disposto a perdere tutto, a spendere tutto pur di stare con Gesù, a cambiare vita pur di stare con Gesù, quindi se uno si comporta male, pur di stare con Gesù si converte e si comporta bene e osserva le regole che Gesù ci ha dato, osserva le regole del Vangelo, per esempio: Imitate Me che sono mite e umile di cuore, quanto è importante essere miti e umili di cuore. Qualcuno di voi ricorderà Padre Tardif, questo grande carismatico che girava per il mondo e aveva veramente dei carismi eccezionali, nelle sue prediche raccontava sei fatti avvenuti spiritosi: Andò una volta ad assistere a nozze d’oro, la Messa , un buon pranzo, poi alla fine del pranzo lui ha chiesto al marito: Come avete fatto voi a vivere 50 anni? Come ho sentito dire: Senza mai litigare. E lui ha risposto: Adesso vi insegno un segreto, quando ci siamo sposati ho detto ha mia moglie: Senti, se quando torno a casa tu vedi che io sono di cattivo umore, va in camera perché se no litighiamo, e se io, quando torno a casa, vedo che sei di cattivo umore vado in garage se no litighiamo, con questa semplice regola non abbiamo mai litigato, però debbo farvi una confessione: metà della mia vita l’ho passata in garage. Padre Tardif aveva sempre delle battute spiritose durate le sue prediche che erano tanto ricche di contenuto Evangelico, è un sant’uomo, veramente un uomo di Dio. Adesso avrei voluto una testimonianza di Medjugorje, ai primi tempi, noi siamo nati nell’84, ai primi tempi si viveva delle discussioni delle esperienze che uno aveva fatto a Medjugorje, era così bello.

Relazione del 27 ottobre 2007

Domanda: Don Amorth, lei crede alle sensitive?

Don Amorth: Credo nei carismatici, cioè in persone che hanno ricevuto dallo Spirito Santo dei doni particolari. Attenzione però; il numero 12 della Lumen Gentium dice che spetta ai vescovi verificare se uno è veramente un carismatico. Ci sono tanti carismi, basta leggere la prima lettera di S. Paolo ai Corinzi che ne enumera molti. Tutti però devono conoscere i requisiti che contraddistinguono i carismatici. Devono essere persone di grande preghiera, ma non basta. Infatti ci sono dei maghi che vanno in Chiesa, fanno la comunione, e sono dei satanisti. Poi devono essere persone umili. Se uno dice di avere dei carismi, è certo che non li ha, perché l’umiltà porta al nascondimento. Stanno facendo il processo di beatificazione a un frate cappuccino vissuto nel 500, Padre Matteo D’Agnano. Pur avendo tanti carismi, soltanto dietro il comando del suo superiore interveniva, altrimenti mai. Nessuno sapeva dei carismi che aveva. Agiva solo per obbedienza. Ha guariti e liberati tanti indemoniati, era veramente un portento. Mai andava di sua volontà, perché cercava di nascondere questi suoi doni in tutta umiltà. Ecco, i veri carismatici amano il nascondimento. Diffidate di chi sbandiera i doni e ha lunghe file in attesa.

Domanda: Le ho chiesto questo perché di una persona morta in Kenia non si trovava il cadavere per poterla seppellire. Una sensitiva ha detto di andare a vedere in un certo posto perché lì lo avrebbero trovato. E così è stato.

Don Amorth: Io ho conosciuto un uomo che aveva questo dono, è un dono naturale. Per 32 volte è stato invitato dalla polizia a trovare dei corpi e lui li ha trovati. Non è un carisma, è un dono naturale, è una sensibilità naturale. Questa persona non ha alcuna sensibilità per riconoscere se si è in presenza di un indemoniato. La sua capacità non ha niente a che fare con i fenomeni preternaturali, ma solo con i fenomeni naturali. E’ possibile quindi che la sensitiva di cui lei parla abbia questo dono, e sappia il luogo dove si trova il corpo di un defunto.

Domanda: Un ragazzo di 24 anni, intelligente, ma molto introverso, dedito allo studio in maniera ossessiva, schivo nel coltivare rapporti (non ha amici, non cerca divertimenti), è improvvisamente cambiato, a seguito di un episodio aggressivo verificatosi in palestra, a causa del quale gli hanno ritirato la tessera della palestra. Da agnostico, forse anche contrario alla religione, prega ad alta voce più volte al giorno. Si chiude in stanza con la corona al collo. Ho pensato che fosse incappato in qualche setta religiosa, ma ciò è risultato non vero. Ora ha abbandonato completamente gli studi universitari e sta leggendo libri vari, alcuni a carattere religioso. Contrariamente al passato, qualche tempo fa, ha incominciato a uscire per diverse ore al giorno, vagando in macchina senza meta. Attualmente esce raramente e la sua attenzione è concentrata sui cibi. Si alza presto la mattina, va a dormire altrettanto presto. Si comporta come se avesse bisogno di purificarsi. Parlando con noi familiari si dice stressato e portato a comportarsi in questo modo, senza dare alcuna spiegazione esauriente. Questo ragazzo può essere spaventato da qualche minaccia di sette sataniche?

Don Amorth: E’ possibile. Senza dubbio questo ragazzo avrebbe prima bisogno di cure psichiatriche e di esorcismi per vedere se in lui c’è una qualche influenza malefica. Bisogna capire se si tratta di un fenomeno naturale dovuto a mali di carattere psichico o se invece c’è un’ influenza malefica. Da quello che lei ha detto prima, si ha l’impressione che questo comportamento sia pilotato da una setta satanica. Ci sono mali psichici che sembrano quasi mali demoniaci e ci sono mali demoniaci che hanno tutto l’aspetto di mali psichici. Anche nel Vangelo leggiamo di quel giovane, ai piedi del Tabor, posseduto dal demonio, che si comportava come un epilettico, tanto che anche l’evangelista lo chiama l’epilettico. Il demonio pur di nascondersi cerca anche di camuffarsi dietro atteggiamenti che corrispondono a malattie, in quel caso lì c’era il demonio, in altri casi invece c’era semplicemente l’epilessia, il caso di un male quindi di carattere naturale che va curato con i mezzi che la scienza ha.

Domanda: Una signora dice: nella mia parrocchia, mercoledì vogliono festeggiare Halloween per i bambini. Sappiamo che non è una cosa buona. Quando l’abbiamo detto al parroco, ha risposto: Ma è un dolcetto e uno scherzetto, non c’è niente di strano. Lei cosa ne pensa?

Don Amorth: Che quel parroco è svitato. Dovrebbe cambiare mestiere. Purtroppo, non meravigliamoci, viviamo in un periodo in cui alcuni vescovi e sacerdoti sono completamente fuori dalle linee del Vangelo. Rappresentano però eccezioni e non bisogna generalizzare. Anche ieri l’altro una signora mi scriveva: Sono andata dal mio vescovo, gli ho raccontato i miei mali perché avevo bisogno che nominasse un esorcista che nella mia città non c’è. Lui mi ha risposto: “Vada via perché il diavolo non esiste”. Io sono uno che, a un Vescovo che ha dato questa risposta, ho detto: Io credo nel Vangelo, quindi credo nell’esistenza del demonio, se lei non ci crede, sono affari suoi!

Domanda: Molti vescovi e preti non credono nel demonio, ma poi quando leggono il Vangelo dicono alla fine “Parola di Dio”. Non è una contraddizione?

Don Amorth: E’ una contraddizione leggere il Vangelo, riconoscere che è Parola di Dio, e non credere a quello che il Vangelo dice. L’autore principale di tutta la Bibbia è lo Spirito Santo, poi ci sono gli autori che chiamiamo secondari, quelli che hanno scritto, ma è lo Spirito Santo che li ha guidati. Dire “Parola di Dio” dopo aver letto una frase della Bibbia, del Nuovo Testamento o del Vecchio Testamento, è una grande verità. Se uno poi dopo aver detto “Parola di Dio”, non crede a quello che ha letto, per esempio all’esistenza del demonio, al potere che Gesù ha dato nel compiere esorcismi, è in grande contraddizione. A chi ha dato Gesù questo potere? Prima agli Apostoli, poi l’ha dato ai settantadue discepoli, e poi lo ha esteso a tutti (Marco 16,17): “Coloro che credono in Me, nel Mio nome cacceranno i demoni” ognuno di noi se ha vera fede in Gesù Cristo ha il potere di cacciare i demoni. La preghiera che voi fate dicendo: “Nel Nome di Gesù, satana vattene!” è un comando, è una preghiera privata, mentre l’esorcismo fatto dall’esorcista, ossia dal sacerdote incaricato dal Vescovo, è una preghiera pubblica, fatta nel nome della Chiesa, con l’autorità della Chiesa, per cui di per sé è molto più forte. L’esorcistato è un sacramentale. Nella Chiesa Ortodossa non è stato accettato. Per questo nella Chiesa ortodossa chiunque, se ha fede, può fare esorcismi. Un vescovo può togliere a un sacerdote la facoltà di fare esorcismi dopo avergliela data. A Torino il Cardinale ha tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di fare esorcismi: erano praticissimi, abili e bravi. Ha nominato quattro sacerdoti che non avevano mai visto esorcismi. E’ il Vescovo e ha voluto così. Certamente non è stato, a mio parere, un saggio, perché avrebbe dovuto nominare quattro esorcisti mandati a scuola dagli esorcisti già pratici. Io sono stato a scuola per 6 anni da Padre Candido, esorcista per quasi 40 anni alla Scala Santa, ho imparato tutto da lui. Tuttavia, quei quattro esorcisti, anche se non sono pratici, agiscono in nome della Chiesa e se fanno l’esorcismo con Fede, perché poi quello che conta di più è la Fede , fanno esorcismi efficaci, perché – ripeto – fatti con Fede ed in nome della Chiesa.

Domanda: Mio marito, da tanti anni, quando prende la Comunione , quasi sempre, sente un bruciore fortissimo sulla lingua. (non ha nessuna allergia o intolleranza alimentare), lei che ne pensa? Cosa deve fare? Continuare a fare finta di niente? Grazie.

Don Amorth: Certamente continuare a fare la Comunione e non dare importanza a quel fenomeno di sentire la lingua in quel modo. Potrebbe avere una boccettina d’acqua, magari di acqua benedetta in tasca, e prima di fare la Comunione sciacquarsi la bocca. Anche questo potrebbe essere un sistema per togliere quell’inconveniente, ma ciò non deve distoglierlo dal fare la Comunione. L ‘importante è che faccia la Comunione con Fede. Grazie.

Relazione del 24 novembre 2007

Domanda: Una persona frequenta maghi e astrologi. Poi si converte: però non confessa queste sue antiche frequentazioni perché non sa che sono peccaminose. Dopo vari anni viene a sapere che questo è male: deve confessare quelle colpe di tanti anni prima che in buona fede tralasciò di far presente ai confessori?

Don Amorth: Guardate ci tengo bene ad essere preciso sulla confessione. Quando vi confessate se ricevete l’assoluzione, vengono rimessi tutti i peccati. Non i peccati che uno volontariamente tace, ma i peccati che uno dimentica di dire o che crede, perché è passato troppo tempo, che non siano più da dire e invece sono da confessare. Quando uno se ne ricorda allora si confesserà dicendo: ” guardi padre io da tanti anni non ho mai confessato di aver frequentato sette sataniche, maghi, di essermi dato alla cartomanzia perché non ci pensavo più”. Quando uno se ne ricorda, resta l’obbligo della confessione. Ma intanto la confessione ha rimesso il peccato, quindi uno ha potuto fare tutte le comunioni che voleva, era pienamente in grazia di Dio. Resta l’obbligo di dirlo e va confessato. Però intanto è a posto. Capita tante volte anche a me di fare la preparazione alla confessione e di avere in mente cento cose da dire, poi, come mi presento davanti al confessionale svanisce tutto. Dico quel poco che mi viene in mente, la confessione è valida perché non ho taciuto qualcosa di grave volontariamente sapendo che avrei dovuto confessarlo. Una volta una signora mi ha detto: “Padre ho un grave peccato che non ho mai osato confessare pur avendolo sempre in mente: da ragazza ho fatto un aborto. Sentivo una vergogna così grande che non ho mai confessato questo peccato”. Avrà avuto una sessantina d’anni. Le rispondo “lei adesso lo confessa in piena coscienza, in pieno senso di penitenza, forse la vergogna le impediva di confessarlo e questo può essere stato un attenuante al fatto che lei non si sia confessata bene, comunque con questa confessione noi rimettiamo tutte le mancanze del passato, tutti i sacrilegi per le comunioni fatte senza essere in grazia di Dio. Questa confessione rimette tutto”. A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li riterrete resteranno non rimessi. Queste parole di Gesù sono chiarissime e danno il potere al sacerdote, fosse anche il più grande ladrone del mondo, di confessare validamente. Stiamo sereni anche quando ci confessiamo senza preoccuparci se abbiamo dimenticato qualcosa, sapendo che il Signore perdona tutto perché è un Dio di Misericordia.

Domanda: Un ragazzo viene circuito da una donna più grande di lui, precedentemente sposata-divorziata, convivente con il secondo marito e una bambina avuta dal precedente matrimonio. Tale donna è causa di discordie e litigi, allontanamento dai genitori, dal fratello, parenti e amici del ragazzo circuito, il quale ha assunto un atteggiamento di rifiuto ad ogni consiglio e avvertimento dei genitori e delle persone a lui vicine. Cosa si può fare, oltre a pregare tutti i Santi del Paradiso e fare celebrare S. Messe, affinché Dio possa illuminare la sua mente e lo liberi dai lacci di quella donna?

Don Amorth: Purtroppo casi come questi, me ne sono capitati tanti. Che cosa si può fare? Guardate qui è un problema di conversione, non si scappa, problema di conversione. Sempre quando si fanno di questi sbagli, (lo dico per i laici e per i preti), sempre il punto di partenza è l’abbandono della preghiera, l’abbandono dell’Adorazione Eucaristica. Sempre si comincia da lì, per cui è verissimo quello che dice Sant’Alfonso de’ Liguori: “Chi prega, certamente si salva, chi non prega, certamente si danna”. Che si deve fare in un caso complicato come questo? C’è solo da pregare che Dio conceda il dono della conversione. Si possono dare consigli? Se c’è ancora rapporto tra il figlio e la madre, (col padre molte volte non c’è più alcuna possibilità di dialogo), se ancora esiste un filo di dialogo, si può sollecitare il figlio a fare un pellegrinaggio. In questi casi limite ho visto molte volte il vantaggio di fare pellegrinaggi a Medugorie, a Lourdes, a Fatima, pellegrinaggi, non gite. Il vero pellegrinaggio è con pellegrini in cui c’è l’atmosfera della preghiera. Ecco, questo può essere uno shock che può dare una spinta. Si può dare qualche consiglio, se si riesce a darlo, però in certi casi l’unica risorsa che ci resta è quella della preghiera e di raccomandare queste persone alla Misericordia di Dio, perché si convertano in tempo. Il Vangelo dice: “Siate sempre pronti perché non sapete il momento e l’ora”. Sia lodato Gesù Cristo!

Domanda: E’ valido l’esorcismo fatto in chiesa contemporaneamente su più persone che hanno il mio stesso problema?

Don Amorth: Si. Purtroppo ci sono pochissimi esorcisti, perché siamo sinceri, vescovi e preti che credono agli esorcismi sono pochi, per cui quando si cerca un esorcista, molte volte è una tragedia. Io non posso ricevere più persone, perché quelle che attualmente ricevo occupano tutto il mio tempo, sette giorni alla settimana, mattina e pomeriggio, tutti i giorni anche a Natale e a Pasqua. Si è costretti a fare esorcismi collettivi. Conosco un esorcista tanto bravo, si chiama padre Ghi, sta a Cuneo e su di lui addirittura ha scritto un libro il suo vescovo. E’ bello che il suo vescovo abbia scritto un libro di elogio a questo sacerdote il quale però, assillato dalla gente, fa solo esorcismi collettivi, come benedizioni di liberazione, perché non ha la possibilità di ricevere singolarmente. Anche questo è un sistema valido. A Zagarolo c’è padre Emanuele che riceve, celebra prima la messa, poi recita una preghiera generale per tutti, poi una preghiera di liberazione su tutti e infine su ognuno impone le mani. Tanta gente ci va. Anche un altro bravissimo esorcista, amico mio, Raul Salvucci di Fermo, che ha scritto anche dei bei libri, faceva solo esorcismi collettivi. Dopo celebrata la messa, (la messa infatti non va interrotta per nessuna ragione) faceva l’esorcismo collettivo. Anche questa forma è valida.


Il testo che segue è la trascrizione parziale di una puntata della trasmissione ” Racconti di un esorcista ” condotta da Padre Gabriele Amorth su Radio Maria e andata in onda il 13/07/2004.

di padre Gabriele Amorth

Ci sono esorcisti più forti ed esorcisti più deboli, o l’uno vale l’altro?

La differenza c’è, indubbiamente anche tra gli esorcisti. E ritengo molto saggia la risposta che diede a questa domanda un mio collega esorcista francese: “Io nel primo anno che ero esorcista ho imparato questo, nel secondo ho imparato questo, nel terzo questo” insomma ha fatto un elenco di ciò che aveva imparato lungo gli anni. Aggiungo anche che non esistono due casi uguali. Ho visto esorcisti appena nominati che hanno avuto casi molto difficili e hanno saputo comportarsi in maniera egregia. Questo è possibile poiché ciò che agisce è la grazia di Dio.
Pensate a San Benedetto, nominato dal papa Onorio III Patrono degli esorcisti, probabilmente era laico, niente ci fa supporre nella sua vita che fosse sacerdote, eppure cacciava i diavoli, San Francesco era diacono cacciava i demoni, Santa Caterina da Siena era santa e cacciava i demoni.
Ci sono tanti altri fattori umani quali l’esperienza, cultura specifica, intuizione e altri quali la collaborazione che occorre. Gesù guarda alla fede del malato, ma anche a quella dei familiari, della comunità, della Chiesa.
Ho notato che gli esorcisti acquisiscono più esperienza, ma dato che i casi sono uno diverso dall’altro ecco che anche gli esorcisti appena nominati ci sanno fare. La prima cosa che mi disse p.Candido quando ebbi la prima facoltà in dipendenza da lui mi disse: “Incominci subito”. Gli raccontavo come facevo, mi sosteneva, mi correggeva, mi suggeriva.

Esiste sulle persone un piano di Dio. Ho visto famiglie intere tornare alla pratica religiosa grazie ad un famigliare malato, in questi casi si è vista chiara l’azione di Dio.

Che differenza c’è tra un mago e un esorcista?

Qui me la cavo con una battuta. Il mago (quello vero) agisce con la forza di satana. L’esorcista agisce con la forza del nome di Cristo “nel mio nome caccerete i demoni”.

Come dobbiamo regolarci di fronte a tanti non esorcisti che benedicono, sacerdoti, suore, laici?

Per prima cosa se vogliono spacciarsi per esorcisti, chi non è sacerdote non può fare esorcismi. Possono fare preghiere di liberazione, ma non esorcismi. Il sacramentale dell’esorcismo lo può amministrare solo il sacerdote approvato dal vescovo. Tutti i sacerdoti possono e devono benedire.

Il fatto di non trovare esorcisti spinge spesso ad andare dai maghi.

Purtroppo è una difficoltà reale, ringrazio il cielo se il Signore ha acconsentito che anch’io possa aver dato il contributo perché in Italia siano stati nominati circa 200 nuovi esorcisti. Certamente il numero degli esorcisti è ancora insufficiente rispetto alle richieste. Ricordo inoltre l’importanza del partecipare ad incontri di preghiera, presso gruppi che fanno preghiere di guarigione e liberazione nulla sostituisce la preghiera, gli strumenti di grazia che sono di gran lunga più importanti degli esorcismi che pongo sempre al settimo posto nella mia graduatoria, come efficacia, come importanza.
Al primo posto c’è il vivere in grazia di Dio, al secondo c’è la Confessione, il sacramento della riconciliazione, al terzo metto la messa, al quarto la comunione, al quinto posto ci metto l’Adorazione, al sesto posto ci metto le preghiere, tutte, con una particolare predilezione per i salmi ed il rosario, al settimo posto ci metto le benedizioni e i sacramentali tra i quali l’esorcismo. Infatti si può guarire anche da una possessione senza esorcismo, ma non si può guarire senza preghiere e sacramenti.

E’ peccato?

Andare dai maghi è peccato. Chi va dai maghi è in abominio a Dio, è un peccato di superstizione che va contro il primo comandamento, perché il vero mago è legato a satana e crea un doppio legame con satana e con sé, lega le persone a sé.

E se si viene guariti?

Molte volte si tratta di guarigioni provvisorie in cui dopo un po’ lo stato di quell’anima diventa maggiore di prima, come ci dice Matteo: il demonio che lascia un’anima vaga nel deserto poi torna con altri sette diavoli, ritorna lì e la situazione è peggio di prima. Altre volte capita che la guarigione sia duratura, ma si ammala la moglie, si ammalano i figli, diventa un disastro tale di cui non avete l’idea. Ossia il rimedio è sempre peggiore del male. Il male è un rimedio sbagliato.

E’ peccato andare dai cartomanti?

E’ un peccato di superstizione, ma può essere più o meno grave. Ad esempio ho una zia che fa le carte e mi offre per gioco di farmi leggere le carte, in questo caso non si va oltre la venialità, ma ci si espone a rischi di legame.

Gli oggetti maleficiati in oro come possono essere eliminati?

A mio parere non basta la benedizione se l’oggetto è stato veramente maleficiato come nel caso di oggetti donati da un mago, o talismani pagati a caro prezzo perché di materiali pregiati etc.. In questi casi non basta la benedizione, dunque, o l’oggetto viene bruciato o buttato dove scorre acqua (mare, fiume, fognatura). In caso di oggetti d’oro, questi possono esser fatti fondere. Una volta fusi perdono ogni negatività.

Se un sacerdote ha una vita privata disordinata, le sue benedizioni sono valide?

Le sue benedizioni sono valide, così come è valida la messa e l’assoluzione che esso dà. Tutto ciò è indipendente dalla sua vita privata . I poteri che un sacerdote ha sono a servizio dei fedeli e non a onore della persona. Poi la persona risponderà davanti a Dio delle sue azioni e dei suoi operati ed eventualmente dei suoi sacrilegi. Ma tutto ciò che opera a vantaggio dei fedeli essendo sacerdote validamente autorizzato ed operante, non sospeso a divinis è valido, ben fatto.

Le catene di sant’Antonio sono dannose?

A Roma è in uso distribuire delle piante da coltivare per poi regalare altre foglie ad amici e conoscenti. Qui c’è proprio un maleficio, qui c’è proprio superstizione. Le lettere di Sant’Antonio devono essere bruciate e lo zampino del demonio c’è perché c’è superstizione.

Molte volte il demonio fa di tutto per nascondersi. Può venire che ai primi esorcismi le reazioni siano molto piccole, può succedere che più si prosegue più le reazioni diventano grandi. Quando uno si accorge che gli effetti dell’esorcismo producono delle sofferenze, bisogna ringraziare l’esorcista perché la preghiera sta facendo il suo effetto. Se gli esorcismi si protraggono nel tempo non pensiate come molti purtroppo che sia colpa dell’incapacità dell’esorcista, chi libera è il Signore, ringraziate il Signore di aver incontrato un esorcista che ha preso a cuore la vostra causa e che vi guiderà verso la guarigione.

Gli esorcisti più apprezzati mentre fanno esorcismi o hanno conventi di clausura che pregano mentre si fa la preghiera di esorcismo o gruppi di preghiera che pregano, anche se non sono presenti sul luogo non ha importanza. Tuttavia che ci sia qualcuno presente durante l’esorcismo è di grande importanza.

Il maligno può danneggiare delle persone che pregano per delle persone malate spiritualmente?

1) I mali di carattere malefico di per se non sono contagiosi. Ho seguito seguo tante famiglie in cui il marito la moglie hanno addirittura possessione di tipo diabolica e il coniuge non ne risente minimamente, i figli sono tutti sanissimi. In via normale tranne casi di gravità eccezionale, anche quando c’è il male più grande (la possessione diabolica) la persona è disturbata nei momenti di crisi, ma conduce e può condurre, anche se con più fatica, una vita normale.

2) Il demonio può cercare di distogliere dalla preghiera in generale e quindi anche di distogliere dalla preghiera fatta per una persona in particolare. Non bisogna cedere. Il demonio è uno sconfitto e quando ci rivolgiamo al Signore per ottenere un bene per un fratello/sorella, il Signore ci aiuta e dunque non ci viene fatto alcun male. Il demonio se può cerca tutti di distoglierci dalla preghiera, ma questo è indipendente dal fatto che si preghi per una persona con problemi spirituali.

Se in famiglia c’è una persona con una possessione, quando la persona è assente (non è in casa), lo spirito che possiede il familiare può fare dispetti ed infastidire?

No, se è solo la persona ad essere posseduta. Se invece c’è anche qualcosa legato all’ambiente allora si. Se avvengono fenomeni strani nella casa in presenza della persona allora occorre benedire e pregare per la liberazione del luogo, perché vuol dire che c’è qualcosa nella casa.

Come finiscono nei cuscini trecce, oggetti maleficati etc.?

Bisogna guardare le modalità. Il trovare questi oggetti nei cuscini (pezzi di ferro, grovigli di corone, animali vivi) se legato a situazioni che richiamano la presenza malefica sono una prova di un maleficio in atto. Sono frutti di maleficio, frutti di fatture, dunque si può dire con certezza che sono messi dai demoni. Ho visto dei legami di lana in forma di animali, legati così stretti che nessuna forza umana avrebbe potuto fare delle cose simili. Possono essere segni di maleficio, di fattura. Allora si benedice, si brucia, si prega e ci si difende usando i mezzi per liberarsi dal male.

Se una persona è credente, può essere soggetto a malefici?

E’ vero che in linea generale chi vive in grazia di Dio è protetto, è corazzato e anche se gli viene fatto del male non gli arriva. Io sono solito dire. Mi fanno una fattura (figuratevi quante ne fanno a noi esorcisti che diciamo ogni male verso stregoni, maghi e questa genia di persone), manca il CAP il codice di avviamento postale, quindi non mi arrivano. La prendo scherzosamente così. E’ sempre vero che sia così? E’ possibile che una persona buona, che vive in grazia di Dio gli possa arrivare? La possibilità c’è. Così come è possibile che una persona brava, buona, si ammali o venga uccisa da un killer. Così come è possibile che una persona paghi un killer per uccidere e Dio non è tenuto a salvarlo, così è possibile pagare uno stregone di quelli veramente legati con satana perché faccia un maleficio contro una persona e Dio non è tenuta ad impedirlo, anche se in linea di massima Dio lo impedisce. Su di una persona corazzata dalla grazia di Dio difficilmente un maleficio attecchirà, ma non è impossibile, come non è impossibile che un santo venga posseduta. Come è accaduto alla piccola araba che è stata beatificata da questo Papa, carmelitana, l’unica araba nell’albo dei santi, nata a pochi km da Nazareth, ha avuto vari periodi della sua vita in cui è stata posseduta dal demonio ed ha avuto la necessità di essere esorcizzata per essere liberata. E’ difficile, ma la possibilità c’è.

Come combattere le tentazioni?

Sant’Agostino ci dice “non mi venire a dire che il tuo cuore è puro quando i tuoi occhi non sono puri”. Importantissimo ciò che vediamo, ciò che leggiamo. Il demonio un giorno mi diceva “noi entriamo dagli occhi”, quando gli chiedevo perché fosse così sensibile quando tocco gli occhi delle persone disse “perché noi entriamo da lì”. Entrano dai sensi.
Dal momento che la nostra vigilanza, la nostra mortificazione non basta il Vangelo ci suggerisce “vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. La continua preghiera. La tentazione sta dietro l’angolo. Finché siamo su questa terra saremo sempre tentati, perché la vita presente è una prova di fedeltà a Dio. Per cui non esiste il momento in cui possiamo abbassare la guardia, come non esiste il momento in cui il demonio non ci tenti o si scoraggi di farlo visto la sua resistenza a lui. Ci proverà fino alla fine. Il vigilate e il pregate perché senza la grazia di Dio è impossibile resistere alla tentazioni.

E’ vero che le divinità antiche o gli idoli sono in realtà dei demoni utilizzati da satana per sviare l’uomo?

Potrebbe essere vero. Il demonio si serve degli idoli per compiere le sue azioni. Gli idoli che Dante chiama “dei falsi e bugiardi” in realtà sono niente. Abbiamo in mente quel salmo che dice: “Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non odono” o altri passi in cui si deride l’uomo che fabbrica da se gli idoli e poi adora ciò che ha costruito. Il demonio può anche servirsi degli idoli per allontanare l’uomo da Dio, per tentare l’uomo e condurlo al peccato. Abbiamo presente certi idoli, certi dei, pensate a Venere o Diana degli Efesini che aveva delle sacerdotesse consacrate a lei che facevano la prostituzione sacra. Guardate che assurdità quella di mettere il sacro con la prostituzione. Qui vedete chiaramente come il demonio si serviva di certi idoli e di certe credenze per portare l’uomo al peccato.

Si può recitare l’Esorcismo di Leone XIII in forma personale?

La preghiera tradotta in italiano è in realtà un rifacimento, incompleto, di fatto è una preghiera di liberazione che può esser fatto liberamente. Il vero rituale di Leone XIII può esser detto solo da un sacerdote con il mandato del vescovo.

Io ricordo che anni fa quando di esorcisti ce n’erano ben pochi e si parlava poco di esorcismi, uno dei rari esorcisti p. Candido, interrogando il demonio e dicendogli “Bhè tu ormai di persone non ne possiedi più, non ci sono più indemoniati, specie poi qui in terra cristiana dove tutti sono battezzati” e il demonio gli rispose “Questo lo dici tu, se tu sapessi quanti ce ne sono a Santa Maria della pietà a Monte Mario (un famoso manicomio romano). Se tu sapessi quanti ce ne sono nei manicomi”. Bhè parola del demonio, sappiamo che il demonio è bugiardo dunque sono affermazioni da prendere con beneficio di inventario, però è un fatto che però leggiamo nella vita di un grande santo da cui ho preso le mosse, Francesco Palau. Lui aveva messo su una casa con l’aiuto di persone caritatevoli in cui ospitava persone malate psichicamente e le esorcizzava tutte. Quelle che erano possedute guarivano e andavano via contenti e felici, guariti, quelli che erano malati di mente rimanevano nella struttura e venivano curati dai medici. Francesco Palau era un carmelitano spagnolo beatificato da Giovanni Paolo II da cui ho preso molto di esempi per continuare nella mia opera. Vedete come è possibile che un male malefico venga confuso con un male psichico. Il più delle volte si tratta di mali psichici, ma in alcuni casi può trattarsi di mali malefici. La possibilità c’è.

Che si deve fare se si è costretti a vivere con persone che maltrattano e fanno del male?

Per prima cosa non bisogna mai farsi suggestionare, il Signore dona una forza maggiore di qualsiasi male.
La suggestione accentua gli influssi negativi.

Si deve prestare attenzione a comprare oggetti nei negozi di persone che si sospetta possano fare del male?

Attenzione a non avere il sospetto della minima cosa. Se si compra un oggetto in un negozio e si hanno dei dubbi, tuttalpiù lo si faccia benedire, ma se ci sono dubbi fondati. Non dobbiamo vivere di paure, quando si vive in grazia di Dio. Confidiamo nella protezione del Signore, nella protezione di Dio, altrimenti non si vivrebbe più.

Padre Pio era molto rigido quando una ragazza andava a dirgli “sono fidanzata, ci vogliamo bene, mi rispetta, ma lui non è praticante” P. Pio era rigidissimo nel dire “Lascialo. Come vuoi fare a costruire una famiglia cristiana se i genitori non sono tutti e due credenti e praticanti”.


Con le foto si può fare del male alle persone?

Il male foto o non foto si può fare se uno invoca satana e vuole fare della perfidia su una persona. Non è detto però che il male arrivi. E’ indifferente che ci sia o non ci sia la foto. La foto ricorda la persona, per cui molti maghi, cartomanti, si fanno dare le fotografie, anche dicendo per farci magia bianca (che è sempre magia nera poiché ricorso ai demoni).

Per fare i malefici sono necessarie le foto?

No, non sono necessarie le foto.

Stare alla larga dai sensitivi.

State alla larga dai sensitivi e dai falsi carismatici, da quelli che parlano con p.Pio che parlano con il Signore, che parlano con la Madonna e vi riferiscono immediatamente le risposte che danno alle loro domande. State alla larga da queste persone e fidatevi invece della preghiera, dei sacramenti, dei sacerdoti e di quello che vi insegna la Chiesa.

Il valore del pregare con i propri figli.

E’ importantissimo che i genitori si abituino a recitare le preghiere, specie le preghiere del mattino e della sera, magari fare solo il degno della croce prima dei pasti, che si abituino a pregare insieme ai propri bambini, finché sono piccoli. Di modo che i bambini crescano pregando con papà e mamma. Quando si presentano quei casi , e purtroppo sono tanti, in cui le mamme dicono “Mio figlio a 13/15 anni non va più in Chiesa” rispondo: “Per forza, non è stato abituato a pregare fin da bambino, non è stato abituato a pregare con i genitori, non è stato abituato a vedere che la preghiera è qualcosa per adulti”. [.]

Se si trovano oggetti maleficiati dentro la casa cosa di deve fare?

Consiglio di dare all’oggetto una benedizione con acqua benedetta e poi distruggere, se è qualcosa di bruciabile di bruciarlo, se è qualcosa di metallico ad es. di buttarlo dove scorre l’acqua (fiumi, mari etc..).

Esiste il demone del gioco?

Si, è possibile che delle persone, come ci sono i drogati che fanno un’enorme fatica ad uscirne fuori, Anche il gioco può diventare una forma di gioca, e conosco tante persone che hanno compiuto dei gesti orribili per il gioco. Per esempio conosco uno di Milano, che ormai nessuna banca gli faceva credito, carico di debiti una volta si trovava con una cambiale in scadenza, una mattina è riuscito quasi piangendo a convincere un amico a dargli il necessario per cambiare quella cambiale, immediatamente ha impiegato quel denaro per il gioco. Vedete che qui il gioco diventa veramente un vizio e nei vizi il demonio centra sempre. Per cui il gioco può veramente anche essere ispirato, e guidato e accresciuto e mantenuto dalla suggestione del demonio. Si tratta però dell’azione ordinaria di satana. Nel gioco , come nella droga ci trovo sicuramente l’azione di satana.

I dannati si possono pentire?

Volevo raccontarvi un episodio accaduto nel primo anno delle apparizioni a Medjugorje nell’81. Il mio primo articolo su Medjugorje l’ho scritto nell’ottobre dell’81, perché i primi anni andavo spessissimo cercando di rendermi conto (e mi sono reso conto) se erano vere o false apparizioni. Allora ero direttore della rivista mariana paolina “Madre di Dio” e dunque mi sentivo anche in obbligo professionale di rendermi conto se erano vere apparizioni.
Mirjiana 16 anni, la prima a cui la Madonna non è apparsa più se non una volta l’anno e in determinate occasioni. Chiese una volta alla Madonna non potrebbe un peccatore pentirsi, uno che è all’inferno chiedere perdono al Signore, e il Signore non potrebbe prenderlo dall’inferno, accogliere la richiesta di perdono e portarlo in Paradiso? La Madonna sorridendo rispose “Oh si, lui potrebbe, ma sono loro che non vogliono”. I dannati sono così incancreniti nelle loro colpe che per nessuna ragione fanno un atto di pentimento, un atto di rimorso. Vi racconto un altro episodio. Ho interrogato una volta un demonio: “Se tu potessi tornare indietro, che cosa sceglieresti?” rispose “farei la stessa scelta”, “perché?” domandai, rispose “perché ho resistito a Dio”. Il demonio ritiene di essere superiore a Dio per il fatto di essersi ribellato a Lui. Per cui se chiedesse scusa ammetterebbe la propria inferiorità, ed invece no, lui crede di essere superiore a Dio e la prova di essere superiore a Dio per lui deriva dal fatto di essersi ribellati a Dio. Voi capite che in queste condizioni è impossibile che torni indietro, impossibile che si pentano. Allo stesso modo i dannati è impossibile che chiedano perdono delle proprie colpe, per cui l’inferno c’è ed è eterno e chi muore in peccato mortale ci va.

Il demonio cacciato via dove va?

Io do sempre una duplice destinazione.
“Vai all’inferno, quello è il tuo posto, altrimenti ti do un alternativa, vai ai piedi della Croce di Gesù e sarà Gesù unico giudice a dirti dove andare”. Non do altre alternative.

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