L’esorcismo

Che cos’è un esorcismo?

L ‘esorcismo è un sacramentale, una forma di Preghiera Pubblica e Solenne che si fa in nome e con l’autorità della Santa Chiesa, per mezzo di un sacerdote per l’appunto esorcista che abbia ricevuto un espresso mandato dal vescovo, o per mezzo del vescovo stesso (tutti i vescovi sono esorcisti), al fine di per liberare persone, oggetti e case dall’influenza o dalla possessione diabolica, ossia dall’azione straordinaria del maligno, e sottrarre così i soggetti e/o gli oggetti dal suo dominio.

U n esorcista può essere “aiutato” da laici o gruppi di preghiera (come ad esempio i gruppi di “preghiera e liberazione” di cui il vescovo esorcista Andrea Gemma è stato più volte promotore), ma resta chiaro il fatto che per poter effettuare un esorcismo ci vuole il sacerdote esorcista, solo lui può compiere il rito esorcistico e nessun altro!

L’esorcista, inoltre, ha il dovere di ” usare circospezione e prudenza; non deve credere vessato dal diavolo chi invece soffre di una qualche malattia psichica “. Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell’individuo che sono “il parlare lingue sconosciute, mostrare una forza fisica non conforme all’età o allo stato di salute, ed esprimere con la blasfemia un’avversione viscerale a Dio “. Ciò non toglie, però, che laddove si possa credere di avere a che fare con una possessione diabolica, si abbia in realtà più spesso a che fare con una malattia psichica; un bravo esorcista saprà certamente discernere in merito. Oggi, poi, sono sempre di più gli esorcisti che utilizzano come strumento di indagine (in merito alla possibilità di una possessione o meno) il rito esorcistico stesso , magari con l’esorcismo breve di Leone XIII.

Perché l’esorcismo, poi, possa essere efficace e realmente di aiuto al posseduto, c’è bisogno che questi abbia la volontà di essere liberato: Dio, nella sua infinita misericordia, è dispensatore di infinite Grazie, ma non può imporci la Grazia. Solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente l’efficacia dell’esorcismo. Diversamente si dimostra un’inutile fatica.

Non a caso Gesù ci ammonisce: ” Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata ed adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa ” (Mt. 12,43).

La durata di un esorcismo è variabilissima; sempre secondo il settantaquattrenne padre Amorth, che ha all’attivo circa 40 mila esorcismi: ” E’ rarissimo l’esito in qualche mese, raro in un anno o due; per un caso di media gravità occorrono 4 o 5 anni, con un esorcismo alla settimana “.

Ricorda: il demonio è un essere concreto che: ” va in giro per il mondo come un leone ruggente, cercando le anime da divorare “. Il diavolo è sempre in agguato ed occorre essere sempre guardinghi. Il Concilio Vaticano II è chiaro al proposito: ” Tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo e destinata a durare, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno “. (Gaudium et spes, 37).

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