Storicità di Gesù Cristo – Fonti extra cristiane – Svetonio

Gaio Svetonio Tranquillo (70-126 circa), amico di Plinio e forse suo compagno in Bitinia, ricoprì l’importante incarico di archivista, segretario e bibliotecario dell’imperatore Adriano, fino all’anno 122, quando venne allontanato dalla corte imperiale.Nella sua raccolta di biografie degli imperatori (da Cesare a Domiziano), scritta intorno al 120 e intitolata Vita dei dodici Cesari , Svetonio accenna due volte ai cristiani.

1) Nella vita di Claudio:

“Espulse da Roma i Giudei che per istigazione di Cresto erano continua causa di disordine” (Vita Claudii XXIII, 4) 1

Iudaeos impulsore Chresto assidue tumultuantes Roma expulit. Ed. H. Ailloud, Paris, 1931.

Non deve destare stupore il fatto che Svetonio abbia scrito Chrestus anzichè Christus ; la spiegazione è nella pronuncia omofona delle due parole greche Chrestòs (buono, eccellente) e Christòs (unto, Messia). La notizia riportata da Svetonio appare come un semplice provvedimento imperiale atto ad eliminare focolai di turbolenza , piuttosto che una specifica reazione al cristianesimo; è facile pensare che la predicazione del Cristo tra i Giudei romani da parte di altri Giudei, abbia generato qualche reazione del genere di quelle narrate negli Atti degli Apostoli , che agli occhi dell’autorità romana poteva turbare l’ordine pubblico.

2) Nella vita di Nerone Svetonio ci riassume quanto già narrato più diffusamente da Tacito, con il quale condivide anche le consuete accuse di superstitio nova ac malefica :

“Sottopose a supplizi i Cristiani, una razza di uomini di una superstizione nuova e malefica” (Vita Neronis XVI, 2). 2

Afflicti supliciis Christiani, genus hominum superstitionis novae ac maleficae.

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