Scrisse diversi libri ascetici, tra cui quell’opera famosa, che s’intitola : « Esercizio della perfezione cristiana ».
Nella sua vita sopportò tre gravi pene intcriori. Verso la metà della sua vita, ebbe otto o dieci anni di scrupoli, che l’immergevano nella tristezza e nell’angoscia.
Circa l’età di cinquant’anni, quando, cioè, aveva già ricevuto molte grazie straordinarie, dovette subire, riguardo alla castità, assalti terribili e pericolosissimi per sette anni; fu assalito non solo da tentazioni violente, ma anche da apparizioni diaboliche.
Parlando di se stesso, egli dice : « Talora questa persona era stretta e perseguitata tanto da vicino, che è impossibile descrivere la sua pena: talora era debolissima e quasi ansante, e ta lora desolata e quasi priva di ogni consolazione umana e divina. Le sembrava, allora, che per essa non esistesse Dio, ma soltanto i demoni, che la circondavano e le si presentavano sotto varie forme, invitandola al male e maledicendola, perché si rifiutava di acconsentire ai loro desideri e voleri.
Alle volte ella assisteva alle loro conversazioni infernali, e li udiva bestemmiare Dio; oppure si sentiva sul punto di morire strozzata, perché la stringevano alla gola… Non se ne andavano che per prendere qualche deliberazione, rispetto a lui; ed ella vedeva, allora, come, in mezzo all’inferno, essi si consigliassero, e consultassero un gran numero di demoni.
Generalmente venivano verso mezzanotte, a trovandola addormentata, entravano con gran fracasso per spaventarla. Al loro baccano, si svegliava; e subito essi l’assalivano con la tentazione, ballavano dinanzi a lei e qualcuno le si gettava sopra, senza che essa potesse liberarsene, non lasciandole altro che il rifiuto del consenso.
Nonostante il freddo, ella era tutta sudata, talmente viva e penosa era la lotta che aveva dovuto sostenere. Ma, io non dico che una piccola parte di quello che ricordo ».
Durante certe prove, soprattutto, il Santo era consumato dalla tristezza, e se cercava qualche consolazione per alleggerire la sua sofferenza, non ne trovava alcuna. Chiamava la Madonna e non la trovava, chiamava i Santi ed essi erano sordi alle sue grida… In queste orribili persecuzioni, la sua tristezza divenne così opprimente, che la sua salute deperiva a vista d’occhio. (Cfr. Costa, op. cit., p. 202).
Nella sua malattia, egli ebbe per cinque mesi, una prova di sfiducia, di aridità e di scrupoli. La calma tornò improvvisamente, in seguito ad una apparizione di Gesù e di Maria.
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