Il New Age è un grosso fenomeno filosofico, religioso e culturale che la sociologia definisce come una “rete” fluida di diversi gruppi che si ritrovano per iniziative o intorno a idee comuni. Esso, come avverte anche il papa Giovanni Paolo II (cfr. Varcare la soglia della speranza, Mondadori, Milano 1994, p. 99), rappresenta una grossa insidia per la Chiesa, in quanto, volendo realizzare una vaga “religione cosmica”, pretende di fondere il Messaggio di Gesù con altre credenze religiose, magiche, superstiziose, mitologiche o fantastiche. I sostenitori del New Age dichiarano di volersi interessare al benessere di tutta la persona e del mondo intero, così, grazie a questa corrente si sono diffuse in gran numero le pratiche terapeutiche alternative, dette comunemente “medicine alternative”. Esse si propongono di curare le persone secondo metodi diversi rispetto a quelli adottati dalla medicina tradizionale e ufficiale. Il campo è enormemente vasto, pertanto bisognerebbe riservare un’analisi particolare ad ogni singola pratica. Tuttavia, in linea generale, è necessario rilevare che molto spesso le medicine alternative pongono al cristiano notevoli problemi, in quanto si basano su teorie e concezioni dell’uomo di derivazione magica o comunque incompatibili con la visione cristiana.
Appartiene a questo ambito la cristalloterapia, su cui vogliamo spendere qualche parola. Essa, sostiene che le pietre, i cristalli e le gemme contengono una forte carica di energia positiva in grado di “restaurare” e “raddrizzare” il flusso energetico del corpo e della mente. Perciò propone una terapia consistente nell’applicare tali pietre direttamente sul corpo, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè dei sette punti vitali-energetici, che le religioni e le filosofie orientali (Induismo, Tantrismo) individuano nell’uomo e che si collocherebbero fra la base della colonna vertebrale e la sommità del cranio. Secondo le istruzioni della cristalloterapia, le pietre, per recare beneficio, possono essere anche immerse nell’acqua che in seguito dovrà essere bevuta e alcune – come i quarzi e le ametiste – possono essere utilizzate per purificare gli ambienti.
Negli Stati Uniti, che a partire dagli anni Sessanta sono stati la terra di grande espansione del New Age, la cristalloterapia si è diffusa in maniera davvero consistente; tra il 1993 e il 1994 si è verificato però un fatto significativo: il calo dei prezzi dei cristalli utilizzati per questa pratica. Uno dei più noti specialisti mondiali di nuova religiosità, J. Gordon Melton, ha letto tale avvenimento – insieme ad altri – come un segno significativo dell’inizio del tramonto del New Age . Ma le novità culturali americane giungono nel Vecchio Continente con cinque o dieci anni di ritardo, per cui un fenomeno che è alla fine negli Stati Uniti può essere all’apogeo in Italia. In effetti il New Age è davvero al punto di massima espansione nel nostro Paese e con questo fenomeno gli italiani dovranno confrontarsi ancora per qualche anno. Ciò comporta il fatto che pratiche come la cristalloterapia siano oggi pubblicizzate su tutti i mezzi di informazione.
Occorre allora scoprirne la vera origine e i presupposti. L’impiego delle pietre ha una lunga tradizione nella cultura sciamanica, magica, occultista e superstiziosa; quindi la credenza nel potere terapeutico dei cristalli richiama da vicino e in qualche modo si ricollega all’utilizzo delle pietre come amuleti o talismani, cioè come strumenti di carattere superstizioso e magico a cui è attribuita la funzione di allontanare la cattiva sorte, di proteggere dalle insidie e dagli influssi negativi. La cristalloterapia si spinge oltre, avanzando la pretesa di guarire dalle malattie fisiche e anche psichiche e quindi non affermando di avere solo funzione preventiva, ma curativa.
In realtà, attribuire ai cristalli un potere terapeutico o presunte doti energetiche è una pretesa che non ha alcun fondamento scientifico, non a caso Samuel Adams, Direttore della Società Geologica d’America e capo del Dipartimento di Geologia e di Ingegneria Geologica alla Scuola Mineraria del Colorado – il quale di pietre pare intendersene parecchio – afferma: “…. assegnare proprietà curative ai cristalli è la cosa più vicina ad una sciocchezza che si possa dire” (Russel Chandler, Understanding the New Age, Word Publishing, Dallas [USA] 1988). In fondo, la cristalloterapia non rappresenta altro che la versione aggiornata e adattata al clima contemporaneo di antiche credenze che si radicano nella superstizione e nella tradizione magica e occulta.
Leggiamo a tale proposito al n. 2117 del Catechismo della Chiesa Cattolica: “Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo – fosse anche per procurargli la salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né l’invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento delle credulità altrui”.
Pertanto, il cristiano di fronte alla cristalloterapia è chiamato ad assumere, oltre che un serio atteggiamento di distanza a causa dell’assoluta inconsistenza scientifica di quanto viene proposto, una altrettanto ferma posizione che ribadisca la Verità della Chiesa, la quale è profondamente distante da ingenue quanto pericolose credenze, il cui vero fine è quello di allontanare da Cristo, vero e unico Signore della vita di ogni uomo.
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