Satana nella vita dei Santi – Santa Teresa di Gesù

Questa grande Santa provò vessazioni e infestazioni diverse da parte del demonio.

« Un giorno, scrive, esso mi tormentò per cinque ore, con dolori così terribili e con un turbamento di spirito e di corpo così atroce, che io credevo di non poter resistervi più a lungo. Con un movimento irresistibile, io mi dava grandi colpi, urtando con la testa, con le braccia e con tutto il corpo, contro tutto quello che mi circondava ». (Vita, cap. XXXI).

Racconta ancora : « Mi trovavo una volta in un oratorio ed egli (il demonio) mi apparve, dalla parte sinistra; il suo aspetto era abbominevole. Siccome mi parlò, gli guardai specialmente la bocca, che metteva spavento. Poi da tutto il suo corpo, pareva che venisse fuori una gran fiamma chiara, senz’ombra. Mi disse, in modo terribile, che se, per allora, mi ero liberata dalle sue mani, avrebbe sempre saputo come fare a riprendermi. Ne ebbi una grande paura, e, come potei, mi feci il segno della croce. Egli sparì, ma riapparve subito dopo, e così fu per due volte. Io non sapevo cosa fare. Avevo lì dell’acqua benedetta, e la buttai da quella parte; allora non ritornò più ». (Ib.).

Altra volta, la Santa vide ai suoi fianchi un piccolo negro abbominevole che digrignava i denti, perché aveva perduto, dove, invece, aveva creduto guadagnare.

« Appena io lo vidi, — scrive la Santa — risi, e non ebbi paura, perché c’erano lì con me alcune suore… Non osavo chie­dere alle mie compagne l’acqua benedetta, per non impaurirle e perché non capissero che c’era il demonio ». (Ib.).

« Altra volta — prosegue — ero in oratorio; avevo recitato un notturno e stavo dicendo alcune orazioni molto devote, che noi abbiamo in fondo al nostro Breviario, quando il demonio mi si posò sul libro, perché non terminassi l’orazione. Mi feci segno della croce, ed allora fuggì. Ricominciai, ed egli tornò di nuovo, e così per tre volte, senza riuscire a terminare, fino a che non gli ebbi gettata addosso dell’acqua benedetta. In quell’istante medesimo, vidi uscire dal Purgatorio alcune anime a cui doveva mancar poco per essere liberate, e pensai che, forse, costui avesse preteso d’impedirlo ». (Ib.).

« Altra volta ancora vedevo attorno a me una grande moltitudine di demoni, ma mi pareva di essere tutta cinta da una gran luce che impediva a costoro di avvicinarsi. Capii che Dio mi proteggeva, affinchè arrivassero fino a me e non mi costrin­ gessero ad offenderlo ». (Ib.).

* * *

« Una volta ero nel coro, in grande raccoglimento; le mie compagne udirono dare grandi colpi dov’ero ed io sentivo vicino a me un parlottare di gente che concertasse qualche cosa : stavo, però, così immersa nell’orazione, che percepii soltanto delle voci confuse senza poterci intendere nulla, e non ebbi, quindi, nessuna paura ». (Ib.).

A sessantadue anni la Santa fu lanciata un giorno in fondo agli scalini del coro da una forza invisibile, riportandone una frattura del braccio sinistro; siccome questo non le fu rimesso a posto che dopo tre mesi, per tutto quel tempo soffrì un vero martirio.

« Una notte credetti che costoro (i demoni sempre) fossero sul punto di soffocarmi; e quando le altre ebbero gettato molta acqua benedetta, vidi andar via una grande moltitudine di demoni, come se precipitassero in un abisso, lasciando un pessimo odore, come di zolfo» (Ib.).

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